Acino d’uva killer. È morto un bambino… ancora una volta!

CRONACA

Il presidente dei Sistemi 118: «Tutte le mamme e i papà devono conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree e saperle mettere in pratica…»










 

Per colpa di un maledetto acino d’uva! Ancora una volta… Tragedia a Leporano (TA) nella giornata di ieri: un bambino di due anni si è spento dopo aver erroneamente ingoiato un chicco d’uva.

Il bimbo era in compagnia dei genitori (originari della provincia di Padova) che, resisi conto dell’imminente pericolo, si sono precipitati nella vicina Guardia medica turistica e allertato gli operatori del 118. Un’ambulanza è intervenuta celermente con il personale medico che ha praticato le manovre di rianimazione sul bimbo.

La corsa al poliambulatorio di Leporano è stata vana. Le condizioni del piccolo erano gravissime e, purtroppo, non ce l’ha fatta…

In corso vi sono le indagini dei Carabinieri per accertare la dinamica dell’accaduto, per una vicenda che parecchio ricorda quella accaduta – meno di venti giorni fa – ad una bambina di Villa Castelli: morta per soffocamento da acino d’uva su una spiaggia della Marina di Lizzano (TA).

Decessi – testuale – “potenzialmente evitabili” per il presidente della Società Italiana dei Sistemi 118 (SIS 118), Mario Balzanelli, che ha dichiarato: «Tutte le mamme e i papà devono conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree e saperle mettere in pratica quando occorre, poiché – conclude – hanno elevate probabilità di consentire il ripristino dell’ossigenazione e della ventilazione…»

Il soffocamento rappresenta in Europa una delle principali cause di morte, per i bambini sotto i tre anni, con circa 500 decessi l’anno.

Redazionale

[Foto in evidenza dall’archivio di Karin S da Pexels]

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