Sartoria Fumarola, l’antica sartoria rivisitata in chiave moderna
MODA
I fratelli Cesare e Martino Fumarola ci parlano della loro attività…
di Orazio Perillo
Un’arte “antica” quella della sartoria, ma allo stesso tempo affascinante e capace di dar sfogo alla creatività. Una professione che sembrava ormai finita nel dimenticatoio ma che invece sta riappassionando anche i giovani. Come i fratelli Cesare e Martino Fumarola, che hanno deciso di avviare nella nostra città un’attività di sartoria, nel solco dell’antica professione, adattandola alle esigenze dei nostri tempi. Abbiamo così deciso di fare una chiacchierata con loro.
Grazie ragazzi per la disponibilità. Partiamo dalla vostra passione, quella della moda che vi ha portati ad avviare questa sartoria. Cosa ha spinto due giovani ad intraprendere questa professione?
«Sicuramente passione, tanta passione. La nostra idea è quella di portare innovazione in tutto quello che abbiamo visto in questi anni. Veniamo da un’azienda di confezione nel settore dell’abbigliamento che è sul campo da 25 anni, da lì siamo partiti affrontando anni di gavetta. Nel nostro piccolo stiamo cercando di portare l’antica sartoria, quella di una volta con l’attenta cura dei dettagli, nel mondo della moda attuale».
Come mai la scelta di Locorotondo quale sede della vostra attività?
«Locorotondo non nasce come scelta di vita perché ci sono i nostri affetti: abbiamo vissuto la nostra infanzia qui, nostro padre aveva un’attività in città. Abbiamo scelto Locorotondo perché è una realtà che sta crescendo da un punto di vista turistico ed economico ed è collocata in una posizione geografica nevralgica, nel cuore delle tre province di Bari, Brindisi e Taranto. Poi la novità della sartoria giovane sta funzionando, in molti in città ci dicono che mancava un’attività del genere».
A che tipo di clientela si rivolge la Sartoria Fumarola?
«Non abbiamo un target di riferimento. Il nostro punto di forza è proprio quello di stare al passo con i tempi, ma allo stesso tempo di continuare nella tradizione classica della sartoria. Diamo la possibilità a tutti di esaudire il proprio desiderio: vestiamo dai neonati agli anziani, non reputandoci una sartoria dedita ad una particolare fascia o stile, ma cerchiamo di interpretare il nostro cliente».
Nata da poco, la Sartoria ha già collezionato significativi riconoscimenti oltre che importanti partecipazioni ad eventi…
«Si, a febbraio saremo al Festival di Sanremo e vestiremo un personaggio della prossima edizione del Grande Fratello. Riceveremo l’investitura di Cavalieri di Malta OSJ (n.d.r. Cesare è stato insignito qualche giorno fa). Non ci aspettavamo di lavorare così tanto da subito, era nei nostri obiettivi ma non pensavamo di raggiungerli in così poco tempo. Fra le attività che offriamo vogliamo segnalare il servizio “a km 0”: un termine usato per lo più nel settore della distribuzione alimentare che abbiamo fatto nostro, riferendoci al servizio di sartoria che offriamo al domicilio dei clienti».
Importanti traguardi raggiunti, ma sempre in cerca di altri da raggiungere. Quali i prossimi obiettivi?
«Dopo il successo della sfilata organizzata la scorsa estate, fra i nostri obiettivi vi è quello di ripetere l’iniziativa, rendendola ancor più importante, un punto di riferimento nel campo dell’abbigliamento. Non nascondiamo che il nostro obiettivo è quello di rifare in chiave moderna una sorta di Portici d’Estate, importante manifestazione degli anni ’90. Siamo motivati perché abbiamo ricevuto numerosi complimenti e apprezzamenti. Inoltre, vogliamo farci conoscere sempre più su larga scala: per questo abbiamo aperto un ufficio a Milano, stiamo progettando di avviare il nostro negozio online e di perfezionare la comunicazione social».
Un ultimo saluto…
«Approfittiamo dell’occasione per fare gli auguri di buone feste a tutti i lettori, invitandoli a visitare la nostra sartoria sita in via Fasano al civico 142. Ricordiamo che siamo aperti anche la domenica mattina».
[Intervista pubblicata sulla rivista Agorà, numero Dicembre 2019]