Addio ad Angelo Acquaviva, padre del Cinema d’essai a Locorotondo
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CORDOGLIO
«A me piace fare il Cinema di qualità» dichiarava nel 2015. L’ass. Ermelinda Prete: «Lo porteremo sempre nel cuore e non smetteremo mai di ringraziarlo»
Quello di oggi è un giorno molto triste per i cinefili della Valle d’Itria: dopo una lunga battaglia contro un brutto male, questa mattina è venuto a mancare Angelo Acquaviva, gestore per tanti anni del Cinema “Auditorium Comunale” di Locorotondo. Aveva 81 anni.
Nella sua lunga esperienza, all’insegna della valorizzazione del Cinema d’essai (tanto da essere esponente di spicco della FICE per non pochi anni), ha gestito inoltre sale a Castellana Grotte, Conversano, Putignano. Anche i cinema all’aperto a Casamassima ed Alberobello. Oltre che nella stessa Locorotondo.
Lo ricordano con affetto tutti i colleghi che hanno avuto il piacere di collaborare con lui in questi lunghi anni. Uomo di grande cultura ed eleganza. L’amore per il suo lavoro ed in particolare per la pellicola non è mai venuto meno, con la sfida perenne di rilanciare il ruolo fondamentale dei cinema nelle comunità. Aspetto che ha fatto da contorno, da sempre, allo stesso Cinema d’essai: genere per l’appunto basato sulla qualità artistica delle pellicole da proiettare.
Anche l’Auditorium Comunale, da lui gestito, a testa altissima ha accettato questa sfida alla ricerca della qualità, rispetto al blockbuster e piattaforme streaming.
Parole di cordoglio da parte dell’ass. alla Cultura Ermelinda Prete, che ha voluto ricordarlo con tanto affetto, in quanto da sempre molto affezionata al gestore dell’Auditorium Comunale: «La perdita di Angelo – dichiara l’ass. Prete – lascia un segno molto importante nel cuore dei locorotondesi. In Angelo abbiamo sempre visto una persona di cultura, lungimirante, che ha investito per la cultura e per la crescita del nostro paese. Ha rappresentato davvero tanto e continuerà a rappresentare molto. Noi non possiamo che stringerci intorno alla sua famiglia, lo porteremo sempre nel cuore e non smetteremo mai di ringraziarlo».
In un’intervista del novembre 2015 (clicca qui per leggerla integralmente) rilasciata a Graziana Basile per la nostra testata, così dichiarava il sig. Acquaviva: «Costa tanto fare film come questi, comporta un certo sacrificio. Lo faccio perché mi piace fare il cinema in una certa maniera. Noi abbiamo voluto accontentare quel pubblico che voleva vedere film d’autore proiettati nei paesi limitrofi. Speriamo di farcela, se non sarà possibile dovremo rivedere l’atteggiamento. Spero di no perché a me piace fare il cinema di qualità».

Antonello Pentassuglia