Antonio Bufano: «Molti di noi hanno compreso l’importanza di un abbraccio»

NATALE 2020

Giungono gli auguri da parte del primo cittadino di Locorotondo: “Si chiude un anno che ha messo a dura prova i nostri sogni, i nostri progetti, i sacrifici di una vita intera…”

 

Pubblichiamo integralmente la lettera di auguri, per queste festività natalizie, diffusa dal Sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano. Di seguito:

Cari concittadini,

quello che sta per chiudersi alle nostre spalle è stato un anno difficile: siamo stati presi alla sprovvista da un nemico che non avremmo mai immaginato di dover combattere. Eppure è accaduto ed abbiamo dovuto tutti, insieme, darci da fare e affrontare con coraggio nuove sfide. Perché la verità è che, per riprendere le parole di un grande uomo, “ci siamo sentiti sani in un mondo malato”.

Si chiude un anno che ha messo a dura prova i nostri sogni, i nostri progetti, i sacrifici di una vita intera, sovente facendone carta straccia e dandoci la sensazione che mai più nulla sarebbe tornato ad essere come prima. A volte, lo so, si fa ancora fatica a non pensarlo.

È stato l’anno in cui, probabilmente come mai accaduto prima d’ora, molti di noi hanno compreso l’essenza e l’importanza delle cose più semplici: il valore di un abbraccio, l’emozione di una stretta di mano, il sentimento che si racchiude dietro un semplice contatto umano. Abbiamo dovuto abituarci ad una “nuova normalità”, comprendendo la necessità di dover mettere da parte il desiderio della quotidianità per tutelare la salute di tutti, dai più piccoli ai più grandi, tenendoci distanti ma al tempo stesso restando uniti. Uniti, verso un unico obiettivo.

Per il sottoscritto è stato un anno intenso, fatto anche di forti e belle emozioni: mi avete eletto alla guida del nostro paese, in uno dei momenti più complicati per il mondo intero dal secondo dopoguerra in poi. Tuttavia non mi sono lasciato fermare da questa sfida ma ho accettato di rappresentarvi tutti, nessuno escluso, poggiando sulla mia spalla quella fascia tricolore colma di responsabilità e paure: sì, paure, perché se credete che un primo cittadino non abbia paura, allora vi sbagliate.

Ed è stata quella stessa paura, unita al timore di vederci tutti quanti assistere inermi al nostro lavoro crollare sotto i nostri stessi piedi, che mi ha spinto a mettermi in gioco e a sentirmi in dovere di contribuire alla ripresa del mio paese. E di farlo, soprattutto, insieme a voi.

Non sono stati mesi semplici quelli appena trascorsi e, ne sono sicuro, altrettanto semplice non sarà il tempo che ci aspetta: per tutti gli errori che un amministratore pubblico può compiere nella gestione di un importante ruolo come quello che rivesto, in un momento così controverso, vorrei chiedervi scusa sin da ora.

Per tutte quelle volte che non vi saranno chiare le mie e le nostre scelte, abbiate la consapevolezza che saranno assunte solo e soltanto nell’interesse di tutta la comunità. Ho assunto un impegno e voglio portarlo a termine: far fare alla nostra Locorotondo il salto di qualità che merita.

La ricerca scientifica unitamente alle misure che a livello globale si stanno mettendo in atto per rilanciare la nostra economia e consentirci di tornare a vivere una nuova modernità, ci fanno ben sperare che la luce in fondo al tunnel sia finalmente vicina: guai, tuttavia, a pensare di dover abbassare la guardia!

In questi giorni durante i quali più che mai si fa forte la mancanza dei rapporti umani e del calore delle nostre famiglie, il mio pensiero – e concedetemelo – va a tutti coloro che quest’anno per la prima volta avranno a tavola una sedia vuota: a chi non ce l’ha fatta, a chi ancora lotta, a chiunque si sente solo in questo drammatico momento.

Va ai malati di tutte quelle patologie che, a causa del Covid-19, sono a tratti passate in secondo piano. Va a chi ha perso il lavoro, a chi non rialzerà mai più la saracinesca, a chi ha investito tanto e si è ritrovato a dover abbandonare i propri sogni.

Il mio pensiero va ad ognuno di voi, indifferentemente da chiunque avrà modo di leggere le mie parole, perché voglio che sappiate che non esiste minuto delle nostre giornate in cui la vostra sofferenza non sia anche la mia.

Con la speranza che passi tutto, presto.

Con l’augurio che sia il primo ed ultimo Natale in cui dovremo negarci la bellezza di un sano e meritato riposo con i nostri cari, al loro fianco, tenendoci per mano e questa volta non solo da lontano.

A voi tutti,

ai miei concittadini,

a tutti gli amministratori comunali,

agli organi di informazione,

agli impiegati,

ai medici,

agli infermieri,

ai volontari,

agli eroi di questa guerra,

a coloro che sono isolati,

ed a tutti quelli che ho potuto dimenticare di citare in questa missiva,

arrivino i miei più cari auguri per un Santo Natale ed un Felice Anno Nuovo!”

Antonio Bufano

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