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Esseri Urbani. The other side of Art: si è conclusa la prima edizione! FOTO

ATTUALITA’

Il team dell’associazione U Jùse di Locorotondo è già a lavoro per il 2020…

 

Si è conclusa domenica 22 settembre la prima edizione di Esseri Urbani – The other side of Art, primo festival d’arte contemporanea accessibile del Sud Italia, che per tre mesi ha dato vita ad una vera e propria invasione artistica nel centro storico di Locorotondo, in Puglia, nel cuore della Valle d’Itria.

Nata dall’idea di Pino Incredix, direttore artistico, la manifestazione è stata organizzata dall’Aps U Jùse in collaborazione con l’associazione culturalePietre Vive

L’iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio e al sostegno del Comune di Locorotondo – Assessorati alla Cultura, al Turismo e alle Politiche Sociali, del Garante per i diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia, della Orizzonti Futuri Onlus, e degli sponsor: BCC Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo, Acqua&Sapone, Sartoria Latorre, Guarini Srl Distribuzioni, albergo diffuso Sotto le Cummerse. La stessa ha potuto godere, inoltre, del patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.

L’arte contemporanea ha acceso i riflettori su uno dei più caratteristici centri storici della zona, quello di Locorotondo, tra i Borghi più Belli d’Italia e già sede di importanti festival musicali, grazie all’installazione di dieci progetti curatoriali e site specific, selezionati attraverso una call internazionale, che hanno consentito di esplorare le possibilità di interazione tra linguaggi artistici contemporanei e tessuto urbano, generando un percorso inedito e permanente che, attraversando vicoli, slarghi e piazze in un vero e proprio museo a cielo aperto, ha letteralmente invertito il paradigma per il quale devono essere le persone a cercare l’arte nei musei, portando l’arte per strada, nei luoghi dove le persone vivono.

Il tema assegnato agli artisti in fase di selezione per questa prima edizione di Esseri Urbani è stato “Zootopìa”, l’utopia di una città in cui gli animali vanno ad occupare i luoghi che generalmente appartengono all’uomo.

Due sono state le suggestioni alla base di questa scelta. Il mito dell’Arca di Noè, immensa imbarcazione che avrebbe salvato la vita sul pianeta in occasione del diluvio universale. Vogliamo immaginare che l’Arte possa essere la nostra Arca contemporanea, in grado di traghettarci verso il futuro attraversando le catastrofi naturali causate dallo sconvolgimento del clima ad opera della scelleratezza umana.

Ma si è anche voluto richiamare il mondo letterario descritto da Tommaso Fiore nelle sue opere, alla riscoperta di quel “popolo di formiche” fatto di uomini e valori che abitano il territorio compreso tra l’Alta Murgia e la Valle d’Itria. Attraverso il festival si vogliono riportare l’arte e la creatività nei luoghi del vivere quotidiano, creare occasione di incontro e scambio con i residenti, sperimentare nuove forme di convivenza, rimettere in moto la laboriosità del nostro popolo, riattivare quel circuito di accoglienza e reciproca affermazione che ci ha sempre caratterizzati. I tempi che viviamo lo richiedono.

Ed ecco quindi che i dieci progetti selezionati per questa prima edizione di Esseri Urbani:

I supergechi” di Angela Consoli; C’è un asino che vola” di Paolo Tinella; Pet Story” di Andrea Epifani; Aediculae” di Mirco Matarante; Frammenti” di Riccardo Bonafede; Delfino acrobata” di Emanuele Ricchi; Gli animostri” di Virginia Verona; Gliphe_а” di Collettivo Glyphe; Polpo d’amor” di Ida Chiatante; Al mio posto” di Angela Conte e Andrea Minno.

All’interno di questa cornice si è armoniosamente inserita la programmazione Esseri Urbani Off, una serie di eventi e mostre (13 in tutto), che hanno contribuito a tracciare un percorso di ulteriore riflessione sul tema della manifestazione. Il tutto reso possibile grazie a Pavì Risto-Pub, BBeP – Barba Baffi e Pellicce & Rosetta RetroFood, Controtendenza Caffè, libreria L’Angolo Retto e ludoteca Hakuna Matata.

Importantissima, per la promozione dell’evento, è stata la media partnership con Yallers Puglia.

Esseri Urbani inoltre ha voluto sostenere La cuccia dei sogni – ENPA Locorotondo, associazione di volontariato che si occupa da anni del recupero, cura, custodia e affidamento dei cani randagi sul territorio di Locorotondo.

Esseri Urbani è il primo Festival d’arte contemporanea accessibile a persone con diverse abilità (non udenti, non vedenti e ipovedenti) del Sud Italia. Ciò è stato reso possibile grazie alla predisposizione di audio e video guide online, accessibili mediante QR code direttamente dalle opere, servizio di interpretariato LIS, servizio di audio-descrizione dal vivo ed esplorazione tattitile (nei limiti imposti dalle caratteristiche fisiche delle opere), in grado di rendere “visibili” le opere in mostra e i luoghi che le ospitano a Non-Vedenti e Ipovedenti e predisposizione di pannelli tradotti anche in Braille.

A tal riguardo, la manifestazione si è conclusa con un convegno sul tema “L’ACCESSIBILITÀ DEGLI EVENTI CULTURALI. Per un’idea di turismo e promozione del territorio inclusivi”, patrocinato anche dall’Ambito Territoriale Sociale di Putignano.

Scopo della serata, ampiamente raggiunto, era quello di mettere a confronto istituzioni e operatori del settore per cominciare a tracciare un percorso di ideale di condivisione e scambio di obiettivi. Al tavolo dei relatori Ermelinda Prete, Assessore Cultura e Turismo Comune di Locorotondo, Rossella Pulli, Assessore Politiche Sociali Comune di Locorotondo, Giuseppe Tulipani, Garante Diritti Persone con Disabilità – Regione Puglia, Antonio Bray, Vicesindaco di Martignano e Assessore al Turismo e alla Cultura, Stefano Scagliuso, Direttore artistico “Grotte di Castellana” e Pino Incredix, Direttore artistico festival “Esseri Urbani”. A moderare è stata Alessandra Neglia,

giornalista e presidente Aps U Jùse. L’incontro è stato tradotto in LIS da Elisabetta Mancini.

Realtà a confronto, dal Salento alla Murgia dei Trulli, per portare la loro esperienza e testimonianza. Dal Carnevale della Grecìa Salentina di Martignano, che da oltre 30 anni ha fatto dell’accessibilità e dell’inclusione sociale la sua cifra distintiva ai percorsi inclusivi delle Grotte di Castellana, realtà anch’essa ormai consolidata. E poi Locorotondo, con questa prima esperienza di festival accessibile, reso possibile grazie al lavoro di squadra di un gruppo di ragazzi e ragazze, giovani professionisti del territorio, che hanno creduto in una sfida affatto semplice: quella di poter rendere l’arte un linguaggio davvero universale.

Amministratori e operatori si sono confrontati sulle difficoltà che l’intraprendere determinati percorsi possono comportare, soprattutto per l’assenza di un cabina di regia, a livello regionale, che consenta di mappare le esperienze virtuose, metterle in rete e promuoverle adeguatamente.

Cabina di regia la cui creazione ha incontrato la piena disponibilità del Garante dott. Tulipani, già impegnato su più fronti a monitorare le esigenze dei territori e fare in modo che il tema della “disabilità” non sia utilizzato come mera vetrina, ma per promuovere azioni concrete di giustizia e uguaglianza sociale.

Si è trattato di un primo importante passo, che potrà avere un seguito solo se le manifestate volontà di proseguire sulla strada del dialogo e della costruzione di percorsi condivisi troverà concretizzazione in politiche virtuose. L’obiettivo è duplice: assicurare l’accessibilità del patrimonio culturale – materiale e immateriale – a tutti e attrarre nuove nicchie di turismo.

A conclusione di questa esperienza si iniziano a tirare le somme e poter fornire i primi numeri: sono oltre un migliaio le foto condivide su Instragram delle 10 installazioni che sono state in mostra per 3 mesi e dei 13 eventi organizzati; 16 in tutto gli artisti coinvolti; 10 tra scrittori e poeti; 24 tra professionisti e volontari impiegati nell’organizzazione e nella logistica; 12 le realtà imprenditoriali coinvolte. Si è trattato di un esperimento ambizioso e al contempo articolato, che ha richiesto un enorme investimento di energie.

«Siamo ampiamente soddisfatti di quanto realizzato, soprattutto visto il tempo risicato che abbiamo avuto a disposizione per organizzare tutto praticamente da zero. L’idea,

nata durante una cena tra amici, è oggi una realtà che tanti hanno apprezzato. Questo ci dà la giusta carica per rimetterci immediatamente a lavoro. Tutta la squadra è già operativa per l’edizione 2020. Ci saranno delle novità, come è giusto che sia, ma al momento non vogliamo anticipare nulla. Per ora, ci limitiamo a ringraziare tutti coloro che hanno deciso di fidarsi e affidarsi a noi, rendendo possibile il nostro progetto. Ringraziamo quanti hanno collaborato, gli artisti, gli ospiti, i tantissimi visitatori che hanno apprezzato le opere esposte. A brevissimo sentirete riparlare di Esseri Urbani» hanno dichiarato il Presidente dell’Aps U Jùse Alessandra Neglia ed il Direttore artistico Pino Incredix.

Per informazioni:

Associazione di Promozione Sociale U JÙSE

Web: www.esseriurbani.it

Mail: info@esseriurbani.it

Facebook: Esseri Urbani

Instagram: @esseri_urbani

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