Estate locorotondese al capolinea: per il futuro fiducia al “turismo sostenibile”

L’EDITORIALE

Dalla nostra rivista “Un certo ottimismo per un turismo sostenibile di visitatori giunti nel borgo dei trulli e delle cummerse per trovare un po’ di relax, soggiornando nelle nostre tantissime strutture ricettive”

 

di Antonello Pentassuglia

 

L’estate è al suo capolinea e Locorotondo ha vissuto mesi di ripresa economica e turistica. Se parliamo di movida non certo numeri da capogiro, ma in questo caso i confronti sono in atto fra chi fa riferimento al seguito importante della vicina Cisternino e chi preferisce il passeggio tranquillo, non accalcato. La soluzione, come sempre, sta nel mezzo.

Piuttosto c’è un certo ottimismo – perlomeno da parte nostra – per un turismo sostenibile di visitatori giunti nel borgo dei trulli e delle cummerse per trovare un po’ di relax soggiornando nelle nostre tantissime strutture ricettive. Ma aspettiamo i dati approfonditi di Puglia Promozione (attesi nei prossimi mesi) per fare le opportune analisi.

Ci sono una serie di aspetti che però meritano la giusta attenzione. Ne citiamo giusto un paio: caos parcheggi e pulizia delle strade. In estate trovare un posto auto nelle ore serali è diventata una vera impresa. Non solo nel centro urbano, dove dovrebbe esservi quella sacrosanta volontà di regolamentare il parcheggio di Piazza Mitrano, spesso saturo. Problema vetusto, quello dei parcheggi, su cui però non si trova mai la quadra.

Per quanto concerne la pulizia delle strade del borgo antico, non ci piace girare il coltello nella piaga, ma è evidente come siano apparse decisamente più sporche rispetto agli scorsi anni. Nei giorni seguenti alla Festività di San Rocco sono partiti i lavori di pulizia: un pochetto tardi.

Ed ora soffermiamoci sulla festività del Santo Patrono. Il Comitato Festa anche quest’anno ha fatto un importantissimo lavoro. Alcune critiche sono sorte per gli assembramenti, ma occorre scindere le polemiche fini a sé stesse dalle osservazioni costruttive e, soprattutto, avere una consapevolezza del tempo che si sta vivendo: con una campagna vaccinale che sta ottenendo ottimi risultati, c’è tanta legittima voglia di tornare alla normalità. Delle precauzioni dal Comitato sono state prese, come la mancata realizzazione della sagra pirotecnica dei fuochi. Decisione saggia, in quanto – come spiegato bene dal vicepresidente L’Abate – avrebbero attirato una moltitudine di visitatori con un afflusso, in tempi di pandemia, estremamente difficile da contenere e controllare. Oltre alle polemiche, vi sono state però delle offese ma quelle, si sa, sono da rispedire al mittente poiché al Comitato Festa vanno fatti solo i complimenti.

Sempre durante la Festa di San Rocco, non sono mancate alcune sceneggiate di gruppi No Vax per via del Green Pass. Come spiegato dal primo cittadino Bufano, trattasi di certificazione disciplinata per legge e non certo ideata dall’Amministrazione Comunale.

Argomentazioni lucide quelle del Sindaco che però non gli hanno risparmiato una bizzarra diffida dagli antivaccinisti: se fossimo su Scherzi a Parte vi sarebbe da ridere, ma questa purtroppo è la triste realtà dei tempi che viviamo.

D’altro canto, il primo cittadino Bufano bene avrebbe fatto a firmare un’ordinanza con l’obbligo di mascherina nelle viuzze del centro storico, specie nei giorni di festa. Sulla scia di quanto fatto nella vicina Cisternino, con pannelli posti dinanzi ai varchi di accesso ed indicanti la disposizione.

Un ultimo tema di riflessione riguarda il progressivo calo di un passeggio che, dopo la Festa di San Rocco, capitombola quando in realtà l’estate si è prolungata in questo 2021. Lo dimostrano le attuali belle giornate. Probabilmente questo aspetto fa anche parte della nostra mentalità, ma che può sempre mutare in chiave positiva. Anzi dovrebbe.

[Editoriale pubblicato sulla rivista Agorà, numero Settembre 2021]

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