“Festa delle antiche tradizioni” a Cocolicchio: un bilancio straordinario! FOTO
L’EVENTO
La prima edizione della festa è andata in scena sabato sera nella frazione fasanese…
Grande successo di pubblico, sabato 3 agosto, per la 1^ Festa delle antiche tradizioni – Viaggio tra cultura, sapori e antichi mestieri.
L’evento si è svolto nel borgo antico di Cocolicchio, Frazione di Fasano alle pendici della Selva. Si stima la presenza di circa 1300 persone fra cui tanti turisti inglesi ed olandesi.
È iniziato tutto dalle ore 20.00 con il corteo storico dei Timpanisti Fajanensis.
Successivamente in piazzetta del borgo si sono insediati gli antichi mestieri di un tempo fra cui u scarpor, u cunzapiatt, l’arrotino e il canestraio.
Di certo non poche le signore impegnate nell’appendere i pomodori, fare le orecchiette e la stessa salsa.
Presente alla festa la giovane artista Vittoria Olive di PugliAddosso che ha dipinto antichi trulli su maglie, borsettine e cappelli.
Non sono mancate, durante la serata, le tante degustazioni di prodotti tipici locali: orecchiette al sugo, pomodoro e cacio; frittelle fritte farcite; focaccia cotta nell’antico forno a legno a trulli di Cocolicchio; panini con bombette; birre artigianali; granite con sciroppi locali; gelati e per finire l’angura.
La serata è stata allietata per merito, inoltre, di un trio leccese di pizzica e balli popolari.
Con l’importante presenza del Rotary Club di Fasano e del presidente Max Galizia, è stata allestita una mostra fotografica con le immagini risalenti alla Cocolicchio degli anni ‘30 e ‘40.
Grande successo dei fratelli Palmisano di Salamina e l’associazione “L’Aia che raglia”: 3 asinelli hanno trainato i tanti bambini facendoli divertire enormemente.
La prima edizione di questa Festa delle antiche tradizioni a Cocolicchio si è conclusa con i fuochi pirotecnici.
Il bilancio è straordinario! Merito degli organizzatori: la “Scuderia Ferrari Club di Orazio Leone e gli amici di “Cocolicchio l’antico borgo” fra cui Vito Pinto, Gianluca Lacirignola, Comasia Bagorda, Marianna Pinto, Luigi Velletri e Giorgio Zigrino.
Redazionale