INNOVA Locorotondo: «Sulla tassa di soggiorno sollecitiamo il lavoro amministrativo»

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

«L’acquisizione del titolo di “paese turistico” prevede che l’amministrazione comunale approvi l’introduzione della “imposta di soggiorno”» dichiara il gruppo consiliare di opposizione

 

Pubblichiamo integralmente la nota pervenuta in redazione dal gruppo consiliare INNOVA Locorotondo. Di seguito

 

Da più di 10 anni ormai assistiamo al grande successo turistico del nostro amato borgo, che trae ulteriore vantaggio attrattivo perché immerso nell’agro della splendida Valle d’Itria».

Locorotondo si conferma ancora nel 2022 come una destinazione di grande rilievo, consolida la presenza sui mercati nazionali ed esteri proiettando la distribuzione del flusso turistico su 10 mesi l’anno, e punta a rafforzarsi anche in quei pochi periodi dell’anno che risultano ancora deboli.

La recente acquisizione del titolo di “paese turistico”, che Locorotondo ha ottenuto secondo delibera della Regione Puglia ormai da due anni, prevede che l’amministrazione comunale approvi l’introduzione della “imposta di soggiorno” (comunemente detta tassa di soggiorno). È un tributo di pochi euro che viene richiesto al viaggiatore o turista che soggiorna presso la struttura ricettiva di qualsiasi genere. Pertanto non è assolutamente una tassa che grava sui nostri imprenditori turistici nè tantomeno sui nostri cittadini; ma anzi, è stata istituita proprio per finanziare tutti quei servizi che servono al nostro paese per sostenere il turismo locale: i parcheggi, i servizi igienici, il verde pubblico e la manutenzione o il miglioramento del trasporto pubblico urbano.

Come gruppo Innova Locorotondo, non avendo visto alcuna attività amministrativa in corso da parte di questa maggioranza, atta all’istituzione della tassa di soggiorno (ormai obbligatoria, data la qualifica di “paese turistico”), abbiamo deciso di chiedere spiegazioni nella sede opportuna del prossimo consiglio comunale (come facciamo sempre), attraverso una specifica mozione.

Il nostro intento è quindi quello di sollecitare il lavoro amministrativo, in quanto questa tassa prevede non solo la sua specifica istituzione formale, ma anche una relativa regolamentazione: è necessario infatti stabilire gli importi, che possono variare in base alla tipologia di struttura ricettiva, e rispettare le esenzioni previste per legge.

Gli operatori turistici non devono assolutamente preoccuparsi di dover richiedere questa imposta ai loro clienti perché è questa ormai una prassi consolidata in tutto il mondo. E da studi statistici accreditati, essa non ha mai generato decrementi delle presenze ma anzi ha visto i comuni dotarsi di nuova finanza per un miglioramento efficiente di servizi e infrastrutture, necessità fondamentale per garantire ad un bravo amministratore il difficile equilibro fra residenti e turisti.

Innova Locorotondo

[Articolo pubblicato sulla rivista Agorà, numero Febbraio 2023]

 

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