Leo Cito, presidente di Uomo Duemila: «Dietro ai roghi c’è spesso la mano dell’uomo»
L’INTERVISTA
Dalla nostra rivista: «Tanta solidarietà per Simone. Mi sento di ringraziare le tante persone che gli sono state vicine»
di Antonello Pentassuglia
Ciao Leo, anche quest’estate Uomo Duemila estremamente attiva sul territorio. Sia sul fronte del soccorso sanitario che su quello antincendio: considerato il forte caldo, quale fra questi due scenari sta registrando maggiori criticità?
«Le criticità le stiamo riscontrando su entrambi i settori. Dal punto di vista sanitario, occorre dire che il 118 Brindisi – con il quale noi siamo convenzionati – è molto organizzato. Effettivamente stiamo effettuando notevoli uscite giornaliere. Anche sul fronte degli incendi stiamo intervenendo quasi tutti i giorni. Purtroppo vi sono molte aree incolte, non curate che sono quelle principalmente oggetto di incendi».
Siete attivi come postazione 118 a Cisternino e Villanova: quanti sono in media gli interventi per cui siete chiamati ad intervenire? Inoltre quanto sta incidendo il forte caldo, con punte superiori ai 40 gradi, sulla salute degli anziani?
«In estate gli interventi in media sono 9-10 al giorno per postazione. Soprattutto da quella estiva di Villanova ove, essendo un punto centrale nella provincia di Brindisi, copriamo molte zone interne oltre al litorale stesso. Presenti in una postazione che, dalla statale, ci permette di raggiungere con rapidità quei luoghi in cui è sorta un’emergenza sanitaria.
Quindi tanti interventi, rispetto per esempio all’inverno dove ne facciamo sempre 9-10 ma a settimana. Da questo punto di vista vi è senz’altro un incremento notevole. Le ragioni sono legate alle alte temperature, ma principalmente per incidenti stradali o dolori toracici, vertigini… Sono diverse le situazioni per cui urge il nostro intervento».
Sul fronte antincendio, abbiamo tutti visto i roghi della Sardegna ma anche in Puglia le immagini dal Bosco Difesa Grande a Gravina fanno paura. Nella nostra Regione, a tuo avviso, quanto rispetto vi è della campagna antincendio attiva dal 15 giugno al 15 settembre?
«In merito alla campagna antincendio penso semplicemente che ciò che manchi sia anzitutto il rispetto. Oltre alla stessa prevenzione. Nei nostri interventi facciamo repressione, ma senza dimenticare la prevenzione come nelle pratiche da noi effettuate. Penso al Bosco Caramia a Locorotondo, dove fra maggio e giugno abbiamo provveduto a tagliare l’erba e creare delle linee spartifuoco intorno al bosco. Oltre a rifornire i tre silos che si trovano sul perimetro. Ma con queste temperature alte, il rischio vero è che se qualche scellerato dovesse andare ad appiccare il fuoco, tutte le opere di prevenzione servirebbero a ben poco. Se si pensa ai roghi della Sardegna o quelli di Gravina, penso proprio che dietro vi sia la mano dell’uomo e quindi siano dolosi».
Sempre sul tema dei roghi, nel nostro territorio quali sono le aree a maggior rischio in cui vi siete già attivati con interventi di spegnimento?
«Quest’anno stiamo andando anche fuori Locorotondo. Siamo intervenuti a Fasano, in un uliveto abbastanza vasto a supporto dei Vigili del Fuoco. Siamo intervenuti a Pescarosa, ad Ostuni, Martina Franca e chiaramente nella nostra Locorotondo. Per fortuna fino ad adesso si è trattato di piccoli interventi».
Ad un mese circa dal terribile incidente in cui è rimasto coinvolto il caro Simone Gatti, lo stimato volontario di Uomo Duemila è stato dimesso dall’Ospedale. Ci puoi aggiornare sulle sue condizioni di salute e, inoltre, come rispondere alle tante attestazioni di solidarietà giunte dalla comunità di Locorotondo?
«Finalmente Simone sta molto meglio! Ho seguito con attenzione tutta l’evolversi della sua prognosi e posso dire che la situazione è in netto miglioramento. È stato dimesso pochi giorni fa e, dal punto di vista emotivo, gli farà bene avere la nostra compagnia. Purtroppo, come sapete, gli è stata asportata la milza ed un rene, oltre a degli interventi chirurgici al braccio ed alla gamba. Dovrà stare a riposo per un mese e poi inizierà la fisioterapia. I medici sono ottimisti ed affermano che recupererà al 100% tutte le funzioni agli arti. Mentre l’assenza del rene e della milza non gli dovrebbero creare particolari problemi, se non dei controlli maggiori nel corso della sua vita.
Neppure noi ci aspettavamo la tanta solidarietà ricevuta dalla comunità di Locorotondo. Siamo davvero contenti e mi sento di ringraziare le tante persone che sono state vicine al nostro Simone!».
Facciamo un passo avanti portandoci con la mente ai mesi a venire e, ringraziandoti per la cortese disponibilità, ti chiediamo quali sono le prossime tappe o novità per Uomo Duemila?
«Intanto volevo ringraziarvi per l’attenzione che mostrate sempre nei nostri confronti. Per quanto riguarda le prossime tappe di Uomo Duemila, stiamo valutando l’idea di ampliare il parco mezzi della Protezione Civile. Così da dotarci di un veicolo più grande per fronteggiare le criticità attinenti agli incendi boschivi. Abbiamo acquistato pochi mesi fa un Pick-up per gli interventi rapidi, ma vorremmo inoltre disporre di un’autocisterna. Quindi qualcosa che ci permetta di avere una scorta notevole di acqua. Pochi giorni fa abbiamo accompagnato gli stessi Vigili del Fuoco presso una stazione di rifornimento acqua, poiché anche loro avevano esaurito le rispettive scorte per sopprimere gli incendi. Daremo tanta attenzione ai nuovi bandi e progetti per cercare di cogliere qualche opportunità in tal senso».
[Intervista pubblicata sulla rivista Agorà, numero Agosto 2021]