Viola, una storia vera per l’emancipazione femminile italiana
CULTURA
Incontro culturale previsto per giovedì 20 giugno presso U Jùse a Locorotondo…
Il coraggio delle donne sarà il tema centrale dell’incontro culturale che si svolgerà giovedì 20 giugno dal titolo “Viola”, presso U Jùse in via Nardelli alle ore 20.00.
Una rappresentazione teatrale fortemente voluta dall’Assessorato alle Politiche Sociali-Pari Opportunità del comune di Locorotondo che richiama un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1965 e che diede il via all’emancipazione femminile, portando all’abrogazione del “matrimonio riparatore”.
Sarà Elena Giove, attrice, regista ed autrice, in un monologo da lei scritto ed interpretato che racconterà questa vicenda.
Franca Viola è stata la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane.
Dopo essere stata rapita e violentata, rifiutò il matrimonio riparatore con il suo aggressore, al fine di evitargli la condanna.
Franca Viola diventerà in Sicilia un simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei avrebbero subito le medesime violenze e ricevettero, dal suo esempio, il coraggio di “dire no” e rifiutare il matrimonio riparatore.
L’8 marzo 2014, in occasione della festa della donna, Franca Viola è stata insignita al Quirinale dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la motivazione: “Per il coraggioso gesto di rifiuto del matrimonio riparatore che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell’emancipazione delle donne nel nostro Paese”.
Questo il commento della protagonista Elena Giove:
«Ho voluto indagare sulla natura interiore di giovane adolescente creando un ponte drammaturgico tra la mia esperienza emotiva e la sua fragilità di giovane donna. Quello che mi colpisce è la forza ed il coraggio con cui lei ha affrontato tutto questo diventando un’eroina di una generazione intera».
Fiduciosa nello spettacolo la consigliera comunale incaricata delle pari opportunità Mariangela Convertini:
«Rivivere il coraggio delle donne che hanno iniziato il cammino verso l’emancipazione femminile, che è anche sociale, significa non solo dare loro il giusto riconoscimento, ma tenere sempre viva la memoria e alta la guardia, affinchè la frenesia dei tempi e le nuove sfide sociali non facciano soccombere i valori sostanziali della nostra comunità».