Locorotondo. Il Natale del Presepe
L’EDITORIALE
“L’ultimo grande maestro di presepi è stato Abramo Di Sciullo…”
a cura di Vincenzo Cervellera
Eduardo De Filippo lo chiamava napoletanamente O Presepe. Il Presepio, presente nell’Europa meridionale, rispetto all’albero di quella settentrionale, è la rappresentazione della Natività di Gesù, fatta con figure plastiche.
Questa rappresentazione, ebbe origine con i Presepi francescani allestiti per l’ufficio della notte di Natale e dalle chiese l’uso passò alle case.
Il Presepio più antico, non integro, è quello dell’artista Arnolfo di Cambio oggi esposto in Santa Maria Maggiore a Roma.
Il Presepio divenne popolare nella seconda metà del ‘400, e specie in Toscana, se ne dovettero avere tipi monumentali, a giudicare dalle singole figure.
ll Presepe del Begarelli, nel Duomo di Modena, è uno sei saggi più eccellenti.
Nel ‘700 il Presepio raggiunge la massima diffusione. Caratteristici sono i presepi dei figurari di Napoli, Bologna, Genova e Sicilia.
A Locorotondo, alla fine del ‘600 fu allestito un Presepio monumentale nell’allora discarica, oggi villa comunale Garibaldi.
L’ultimo grande maestro di presepi è stato Abramo Di Sciullo, venuto a mancare lo scorso agosto.
Quest’anno la tradizione è stata ripresa da Leonardo Notarnicola, Patrizia Bagnardi e Massimo Angelini con un Presepe artistico allestito nel centro storico dedicato proprio ad Abramo.
Auguri a tutti i nostri lettori e lettrici, sperando in un mondo di presepi e di gioia.
Buone feste!