Ma che stagione estiva è stata quella trascorsa a Locorotondo?
TURISMO
Alcune riflessioni sul tema in attesa dei dati ufficiali sulle presenze
L’estate non è ufficialmente conclusa (manca ancora qualche giorno per l’inizio dell’autunno) ma con l’ormai imminente apertura delle scuole, il ritorno degli ultimi fuori sede nelle loro destinazioni, quella calorosa atmosfera estiva sembra ormai pian piano svanita. In attesa dei dati ufficiali sulle presenze del 2018, proviamo a fare alcune riflessioni sull’andamento della bella stagione nella nostra città. Non un vero e proprio bilancio, che sarebbe impossibile senza dati e riscontri statistici: per i numeri ufficiali dovremmo, con molta probabilità, attendere la prossima primavera, per analizzare un settore economico, quello turistico, che interessa, con intensità diverse, ormai l’intero anno solare.
È innegabile però che sia la bella stagione a registrare il maggior flusso turistico. Ma che stagione estiva è stata quelle appena trascorsa?
I primi dati ufficiosi stimano che Locorotondo abbia contato dal periodo pasquale ad oggi più di 12000 visitatori, con alcune strutture ricettive che stanno registrando il sold out anche nel mese di settembre. Che ormai Locorotondo e la Valle d’Itria siano mete di richiamo per turisti italiani e stranieri non lo scopriamo di certo noi!
Questa estate andrà sicuramente ricordata per lo storico traguardo del Protocollo d’Intesa fra i sei comuni della Valle d’Itria (Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Alberobello, Ostuni e Ceglie Messapica). Un’intesa auspicata da anni, che speriamo sia in grado di contribuire alla creazione di un sistema turistico integrato e di qualità che possa crescere nei numeri e che sappia valorizzare storia e tradizione di questo territorio. Compiuto il primo passo con l’accordo e l’organizzazione di alcuni eventi in comune, ora l’auspicio è che tale iniziativa possa proseguire e rafforzarsi. Lo abbiamo detto in altre occasioni: solo se uniti il nostro territorio può crescere e avere più voce per le sue rivendicazioni.
La necessità di favorire un turismo sostenibile è stata, anche quest’estate, al centro del dibattito nella nostra città: non è sicuramente semplice trovare il giusto equilibrio fra le richieste degli abitanti del Centro Storico, che invocano vivibilità e sostenibilità del flusso turistico, gli interessi degli operatori economici e le esigenze turistiche.
Oggetto di discussione quest’anno non soltanto gli orari di chiusura del traffico di corso XX Settembre e via Nardelli. A tenere banco anche la questione (se così vogliamo definirla) “movida serale”, con tanto di lettere anonime (abbastanza folcloristiche per la verità) affisse nel Centro Storico da un cittadino, attraverso cui si è rivendicato il diritto alla quiete pubblica degli abitanti del borgo. Movida, come segnalatoci da qualche operatore commerciale, che quest’anno ha registrato un calo delle presenze, con il maggior afflusso concentrato soprattutto nel periodo precedente alla Festa di San Rocco. La mancanza di eventi di richiamo fra agosto ed inizio settembre ha probabilmente penalizzato il dato dell’ultima fase estiva.
A proposito di operatori commerciali. Segnalazioni sono giunte sull’ingiustificato “caro prezzi” da parte di alcune attività, soprattutto della ristorazione. Il fenomeno, che sicuramente non aiuta a farci crescere, potrebbe ledere l’immagine di Locorotondo. Per questo l’auspicio è che sul tema ci possa essere una maggiore attenzione e sensibilizzazione prima che sia troppo tardi.
Altra questione che ha tenuto banca nell’opinione pubblica è stato il tema parcheggi. Oltre alla necessità più o meno impellente di dover individuare altre aree per la sosta, la questione più dirimente è stata quella delle soste incivili. Noi stessi, in un articolo su Agorà Blog, ci siamo chiesti se si è trattata di una vera e propria emergenza quella a cui abbiamo assistito: il continuo ripetersi di veri e propri fenomeni di inciviltà diffusa, come parcheggi in doppia fila, su marciapiedi, strisce pedonali e davanti a scivoli per carrozzine, sono stati registrati soprattutto nelle ore serali, dove i controlli della Polizia Locale si sono allentati.
L’Amministrazione Comunale ha fatto sapere che non vi è stata la possibilità di assumere due vigili estivi per ragioni tecniche, così come ha dichiarato che non è riuscita a garantire l’apertura straordinaria dell’Ufficio di Polizia Locale nelle ore serali/notturne in maniera continuativa durante l’estate per ragioni economiche. Ma è altrettanto vero che in qualche modo occorre fermare questi comportamenti, specie per una città che ambisce ad un turismo sostenibile. Probabilmente occorre maggiore coraggio anche da parte della stessa amministrazione nel debellare questi atteggiamenti che ledono l’immagine della città stessa.
Lo sviluppo del settore turistico ha inevitabilmente favorito il proliferare di strutture ricettive extralberghiere su tutto il territorio. Ma anche in questo caso, il rischio è che si affaccino in questo settore operatori poco preparati ed improvvisati. Novità si registrano sul tema, con le modifiche apportate alla Legge Regionale n. 49/2017, che da una parte ha semplificato le procedure burocratiche per ottenere la classificazione delle strutture, e dall’altra ha istituito il “Registro delle strutture ricettive non alberghiere”. Ogni operatore dovrà ora avere un codice identificativo e sarà soggetto alla vigilanza, al controllo da parte dei comuni che avranno maggior potere sanzionatorio.
Tanti sono comunque gli spunti di riflessione sul tema turismo. In questo articolo ne abbiamo provato a sintetizzare alcuni, sperando possano fare da stimolo per un confronto continuo fra tutti i soggetti coinvolti, operatori, cittadini ed amministratori.
Orazio Perillo