Menta, la “Regina” dell’estate
LA RUBRICA
La salute vien mangiando
di Irene Bruno
Secondo la mitologia greca, la pianta della menta trae le sue origini da una storia di amore, tradimento e vendetta. Ade, il dio degli inferi, si innamorò di Myntha, una bellissima ninfa. Persefone, moglie di Ade, lo scoprì e trasformò Myntha in una pianta. Nell’impossibilità di annullare l’incantesimo, Ade decise di donarle un magnifico profumo, cosicché tutti potessero sentirlo passandole accanto.
La menta presenta una buona concentrazione di sali minerali, in particolare potassio, magnesio, rame, manganese, sodio e fosforo. Discreta è anche la quota di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B e le vitamine A, C e D.
Le proprietà della menta dipendono, però, principalmente dal mentolo. Questa sostanza, infatti, conferisce proprietà rinfrescanti, toniche e astringenti, rendendo questa pianta perfetta per la preparazione di cosmetici, profumi e medicinali.
La menta, inoltre, possiede azioni antisettiche e analgesiche, rendendosi un’ottima alleata nella prevenzione e nella cura di mal di gola, agendo come disinfettante naturale, e nelle emicranie.
In più, questa pianta aromatica possiede delle spiccate proprietà digestive e antispasmodiche e può essere utilizzata per alleviare le sensazioni di nausea e vomito.
Come utilizzarla in cucina? Ottima per aromatizzare le verdure (perfetto l’abbinamento con le zucchine!), è ideale per preparare tisane e infusi. Basta versare acqua bollente su una manciata di foglie fresche, lasciare in infusione dai 5 ai 10 minuti, filtrare e gustare (senza zucchero!) calda o fredda.
Piccolo accorgimento: meglio evitare la menta in caso di reflusso gastrico, ulcere, favismo, malattie renali e/o epatiche. Se si soffre di insonnia, meglio evitarla di sera perché potrebbe disturbare il sonno.
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