Pepp’a Susine: un uomo, un personaggio… |VIDEO
L’EDITORIALE
“La sua simpatia era endemica e lui rappresentava bene la maschera triste e comica del paese”
di Vincenzo Cervellera
Mimmo Minno ci ha ricordato più volte nei suoi simpatici video e nell’intervista fatta su questo giornale a settembre scorso, che nel febbraio del 1992 moriva Peppe Susine.
Per i puristi era Pepp’a Susine. In un modo o nell’altro, dopo Tetè, era la maschera tragicomica del paese.
Si ricorda il famoso comizio in cui Susine, dopo aver inneggiato ai comunisti, chiudeva con la frase: “Per una puntura sicura, vota dottor Petrelli”.
Ricordo ancora quando mi avvicinò e mi disse in italiano: “Professò, sono avuto la pensione. Mò me la bevo”. Gli risposi di stare cauto.
Si comprò una vespa con la quale andava in giro nel territorio.
Di lui sono molti gli aneddoti e rappresentano bene il suo personaggio. Come, per esempio, quella volta che doveva partire in Germania, dove era emigrato. Portava con sé una damigiana di vino Bianco Locorotondo. Il capotreno gli disse che non sarebbe mai arrivato in Germania. Lui prese la damigiana e la tracannò in un baleno. “Adesso arriverà”, disse al capotreno.
Quando morì era all’ospedale Montanaro (oggi San Raffaele) ed io lo andai a trovare. Non mi riconobbe, continuando a lamentarsi.
Oggi Peppe Susine non c’è più e non c’è più la puntura sicura di Peppe Petrelli. La sua simpatia era endemica e lui rappresentava bene la maschera triste e comica del paese.
Il 23 febbraio scorso, nel giorno della sua scomparsa, la testata Agorà ha ricordato il mitico Peppe con un filmato montato dal caro amico Mimmo Minno, in cui compare il celebre confronto post elezioni con Andreuccio “Andreotti” e Tonino Vinci “Garibaldi”.
Un personaggio che rimarrà per sempre nella storia e nel ricordo dei locorotondesi.
[Foto e video di Mimmo Minno]