Questo paese

L’EDITORIALE DI LUGLIO ’18

“Amo questo paese, gli ho dato quanto potevo dargli, il mio tempo, il mio impegno, anche se forse non era abbastanza…”










 

di Vitantonio Lillo

 

Nonostante tutte le possibili critiche che di volta in volta gli si potrebbero muovere, questo paese offre ancora spunti di bellezza spontanea che tolgono il fiato. L’altro giorno, ad esempio, passeggiando sul lungomare, mi sono affacciato di sotto e, tra i filari di vite, ho visto una rosa, una bellissima rosa amaranto accesa nel taglio di luce del tramonto, che mi ha riempito di ammirazione e gioia. Eppure, in tutta la sua accattivante semplicità, non era la rosa ma il contesto a fare la differenza. La vista della valle che si spalancava intorno come un lungo, rinfrancante, sorso d’aria. Il vigneto ben curato, frutto di un lavoro che mi parla della nostra storia. La particolare luce di luglio su questa nostra terra.

Alle mie spalle le case imbiancate di fresco che ridavano l’idea di un paese semplice e pulito, come negli ultimi anni, prima del boom turistico, si era un po’ perduta nell’incuria. Due cummerse, adesso, venivano ristrutturate dopo anni di abbandono.

I locali diffondevano musica e odori dalle porte un tempo chiuse dei rimessoni dismessi. I prezzi salgono, ma il lavoro aumenta. Il paese, una volta immobile, immutabile, vive una nuova brillante stagione in cui muta pelle di continuo, eppure resiste nei suoi angoli di bellezza spontanea, proprio come quella piccola rosa aggrappata a una vite.

Ogni cosa, in tale contesto, mi fa pensare che questo paese è più forte, che resisterà a tutto, a qualsiasi bega politica, a qualsiasi sciagurato progetto edilizio, al tempo che passa inesorabile e persino all’egoismo, alla nostra incapacità di stare insieme, di sentirci una cosa sola. Questa certezza mi fa stare bene, mi rimette in pace coi miei sensi di colpa, con il mio stesso egoismo. Amo questo paese, gli ho dato quanto potevo dargli, il mio tempo, il mio impegno, anche se forse non era abbastanza. E ora mi scopro a chiedermi: questo paese mi ama? E se mi ama, cosa mi ha dato? E se mi ha dato, allora, perché mi annoia tanto?

[Foto in evidenza di Zelda Cervellera]

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