Turismo Ricettivo: Opportunità o Vocazione?
I PRIMI DATI
Il prodotto turistico è un sistema complesso che richiede investimenti
La Nuova stagione turistica sta per iniziare e il volto del nostro paese muterà gradualmente man mano che i flussi aumenteranno con i mesi caldi e le giornate più lunghe. La Valle d’Itria ha acquisito sempre più notorietà e apprezzamento nel mercato turistico nazionale ed internazionale, grazie ad alcune sue caratteristiche cha vanno dai trulli all’enogastronomia, ma dobbiamo però chiederci se Locorotondo è pronta a divenire una destinazione turistica propriamente detta o soffre ancora di alcune carenze che ne limitano l’effettiva crescita, senza rischiare – con le dovute proporzioni – il fenomeno dell’”overtourism”?
Intanto vediamo che sono cresciute le piccole strutture ricettive, e i dati ufficiali parlano di 595 posti letto, ripartiti tra le varie tipologie:
OFFERTA RICETTIVA LOCOROTONDO | |||
TIPOLOGIA STRUTTURA | Numero | Posti letto | Media |
Albergo | 2 | 86 | 43 |
Albergo Diffuso | 2 | 63 | 32 |
Agriturismo | 2 | 19 | 10 |
Bed and Breakfast | 36 | 120 | 3 |
Case Vacanza | 29 | 181 | 6 |
Affittacamere | 13 | 98 | 8 |
Altro | 28 | ||
Totale | 84 | 595 | 7 |
Le ultime statistiche ufficiali risalgono al 2017, i nuovi dati non saranno disponibili per almeno un mese ancora, e parlano di 23.256 presenze. Ipotizzando una crescita del 15% nel 2018, arriviamo a 26.750 circa, con il 59% rappresentato da stranieri. La sensazione è che in realtà la cifra sia più alta rispetto a quella sopra citata, riferita ai dati in possesso di Puglia-promozione, sia per quanto riguarda i reali posti letto offerti, sia per il numero di presenze, tenendo conto che a fini statistici chi non pernotta almeno una notte viene considerato un escursionista e non un turista, motivo per il quale spesso la percezione di grande affollamento riguarda la visita al borgo ma non la permanenza nel nostro Comune.
Per poter elaborare un progetto di sviluppo della destinazione è indispensabile avere un quadro reale dei pernottamenti e per fare ciò è imprescindibile che le strutture ricettive si iscrivano correttamente al DMS della Regione e comunichino con diligenza i dati tramite il sistema SPOT. Solo con dati certi e documentabili è possibile individuare gli investimenti ed i servizi indispensabili alla realizzazione di una vera “destinazione turistica” propriamente detta, che ha bisogno di un sistema dell’accoglienza coordinato, qualificato e all’altezza delle aspettative, sia per l’offerta culturale e ludica che enogastronomica e paesaggistica. Il tutto valutato in base al rapporto qualità/prezzo, elemento affatto trascurabile in particolare in alcuni segmenti di mercato che sono disposti a spendere ma vogliono trovare un servizio all’altezza delle aspettative. Come detto in altre occasioni, l’industria turistica è sempre citata dalla Politica come enorme risorsa, ma mai abbastanza considerata in termini di investimenti pubblici, a partire dai collegamenti e dal trasporto pubblico locale. A tale scopo la tassa di soggiorno, se correttamente utilizzata come previsto dalla legge, potrebbe essere un aiuto alle scarse risorse disponibili. La creazione di una destinazione turistica di successo ha bisogno di tanti fattori e di raggiungere anche una massa critica sufficiente per poter esercitare leve di pressione. Pur senza snaturare la propria vocazione o la propria storia, Locorotondo deve fare una scelta e decidere cosa vuole diventare, sapendo però che ogni medaglia ha il suo rovescio.
Miriam Martini