Yari Selvetella a Locorotondo per Libri nei vicoli del borgo

CULTURA

Presenterà in Sala Guarnieri il suo ultimo romanzo “Vite mie”…

 

A Libri nei vicoli del borgo, per il tredicesimo appuntamento, arriva Yari Selvetella con il suo ultimo romanzo, “Vite mie” per Mondadori editore.

Appuntamento Venerdì 15 Settembre ore 20.30 Sala Guarnieri, Largo San Rocco, 165 Locorotondo BA

Posti limitati con registrazione EVENTBRITE qui https://shorturl.at/vBJ67 o Info-Point Locorotondo (080.4312788)

Dialoga con l’autore Ermelinda Prete, ass. alla Cultura per il Comune di Locorotondo.

Letture teatrali a cura di Artè L’officina del Talento

 

Un lessico familiare contemporaneo. Una riflessione densa ma al tempo stesso lieve sul tempo che passa, su cosa significa andare avanti senza smarrire la memoria e senza restarne prigionieri. Un viaggio generazionale nell’esperienza di definizione dell’identità e di accettazione della mortalità.

Amare non è sufficiente, bisogna sapere come si fa. Talvolta una vita non basta a impararlo per bene, oppure l’abilità coltivata negli anni si dissolve misteriosamente e non rimane altro che un senso di inadeguatezza e di nostalgia. Serve più di una vita, a Claudio Prizio, per poter sentire che sta davvero ricominciando da capo. Gli serve, anzitutto, cercare sé stesso negli altri. Claudio chiede riparo, come ha sempre fatto, alla famiglia, ma anche gli equilibri domestici si stanno ormai modificando. La sua è una famiglia particolare e al tempo stesso normalissima, che custodisce grandi dolori, legami insoliti e momenti di autentica felicità. Tutti devono trovare la forza di lasciar andare il passato: la sua compagna Agata, i suoi quattro figli – due dei quali ormai adulti – e soprattutto lui.

Claudio cerca sé stesso in casa, ma anche nella sua città: Roma è così prodiga di incontri che finisce per stordirlo in un vortice di coincidenze. Da qualche tempo, infatti, Claudio non fa che ravvisare somiglianze tra sé e le persone in cui si imbatte: un guidatore distratto che quasi lo investe al semaforo, un rocker attempato, un agente immobiliare, una donna che si è rifugiata in campagna. I suoi simili sono specchi, ma anziché aiutarlo a comprendere la propria identità, sembrano avvilupparlo in un gioco di riflessi senza scampo.

Come si fa a passare oltre preservando la memoria, ma senza diventarne schiavi? Roma, che tutto custodisce e a niente pare far caso, è una maestra in quest’arte, e suggerirà a Claudio lo stratagemma – l’ultima illusione, forse – per liberare sé stesso e coloro che ama.

Vite mie è una impetuosa esplorazione esistenziale spinta avanti da domande brucianti: cosa vuol dire amare a un certo punto della vita, e quando la vita ha già colpito duro? Come si fa a non dare per scontati i nostri legami e renderli invece speciali, unici e duraturi?

Un romanzo pervaso di riflessioni sull’amore, sulla famiglia, sul nostro rapporto con il tempo che passa. Un libro emozionante e commovente che con una scrittura ipnotica, nitida, plastica, prova a raccontarci qualcosa di essenziale che sempre ci sfugge.

Yari Selvetella è nato a Roma nel 1976. Tra i suoi ultimi romanzi Le regole degli amanti (Bompiani, 2020), premio Cambosu, Le stanze dell’addio (Bompiani, 2018), candidato al premio Strega, La banda Tevere (Mondadori, 2015). Ha pubblicato il libro di poesie La maschera dei gladiatori (CartaCanta, 2014). Si è a lungo occupato di storia della criminalità con saggi e reportage di successo. Giornalista e autore televisivo, lavora per la Rai.

 

[Fonte Nando Cannone; immagine in evidenza tratta dalla locandina di Libri nei vicoli del borgo]

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