Marzo pazzerello…
METEO VALLE D’ITRIA
Dalla nostra rivista. Piero Loconte: “Marzo ha assunto vesti che non presentava da diverso tempo con la prima decade in rigori da pieno inverno”
In questo periodo si sentono spesso lamentele per il freddo e la neve o per le giornate grigie e piovose ma in realtà non c’è nulla di strano. A memoria d’uomo il mese di marzo, dal punto vista climatico, è stato sempre l’ago della bilancia nel passaggio di consegne dall’inverno alla primavera, alternando giornate fredde e nevose a giornate serene e temperate.
Quest’anno marzo ha assunto vesti che non presentava da diverso tempo, facendoci piombare nella sua prima decade in rigori da pieno inverno. Tuttavia le giornate miti e primaverili non tarderanno ad arrivare.
L’anomalia seria su cui invece bisognerebbe riflettere è rappresentata dall’ennesimo mancato clima invernale dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio che, a parte qualche episodio isolato, hanno fatto chiudere la stagione fredda nuovamente con una media termica superiore a quella normale.
La recrudescenza del freddo che abbiamo avuto tra fine febbraio e inizio marzo, dopo il non inverno dei mesi precedenti, non solo ha portato per diversi giorni un abbassamento sensibile della temperatura, ma ha regalato anche la meteora più cara ai bambini: la neve. In realtà si è trattato di semplici e temporanee spolverate, a parte alcune località in cui la sua comparsa è stata più significativa, ma parliamo di territori limitati.
Questo periodo molto gelido è stato causato da una azione di blocco ad ovest del Mediterraneo e ad un continuo flusso di aria fredda dall’est europeo che si è concluso con l’arrivo di un ramo del nocciolo instabile e gelido in quota (parliamo di atmosfera a 5500 metri di altezza), che ha portato i fenomeni nevosi anche a quote basse.
Le irruzioni fredde, dopo i fenomeni nevosi e le burrasche di vento, sono state seguite, nelle fasi di calma di vento e cieli sereni, da gelate molto intense soprattutto nella aree rurali e negli avvallamenti, facendo scendere il termometro di diversi gradi sotto lo zero.
Tra tanti dati a disposizione, quelli delle temperature minime della notte tra il 12 e il 13 marzo hanno assunto carattere di eccezionalità, soprattutto nelle zone extraurbane più che nelle aree urbane della Valle d’Itria.
A causa dell’inversione termica e per l’irraggiamento notturno tante centraline hanno registrato valori ampiamente negativi: Ostuni Sarolo è scesa quasi a -8⁰, la centralina Arif ubicata nei pressi di Masseria Ferragnano a Locorotondo ha toccato i -6,5°, Contrada Pasqualone a Martina Franca i -6,1°, Cisternino Barbagiulo -4.4⁰, Locorotondo Cinquenoci e Masseria Galeone hanno raggiunto quasi -2°, valori che non si registravano da diverso tempo.
Come detto precedentemente siamo all’epilogo di questo periodo freddo, la seconda parte di marzo inizierà con correnti più miti che sostituiranno il freddo, portando maggiore stabilità e temperature via via più primaverili… Ma attenti, l’inverno potrebbe riaffacciarsi con colpi di coda inattesi.
Piero Loconte – Associazione Meteo Valle d’Itria Odv
[Foto in evidenza di Alfredo Neglia]
[Articolo pubblicato sulla rivista Agorà, numero marzo 2022]