A Locorotondo ieri 6500 visitatori. Il sindaco Bufano: «Non ce lo aspettavamo»

ATTUALITA’

A Telebari il Sindaco di Locorotondo dichiara: «Dovremo analizzare tutte le criticità e aggiustare, per quanto possibile, il tiro…»

 

“Secondo una prima stima, nella sola giornata di ieri, sono arrivate in città 6.500 persone. Non ce lo aspettavamo. Oggi abbiamo subito programmato una riunione con Polizia Locale, Protezione Civile ed Euforica, associazione che gestisce gli eventi in calendario”.

Sono le dichiarazioni rilasciate questa mattina dal primo cittadino di Locorotondo, Antonio Bufano, alla redazione di Telebari. Molte sono state le segnalazioni di assembramenti nel borgo antico di Locorotondo, viste le tantissime presenze. Ricordiamo che lo scorso 12 novembre erano state firmate dal Sindaco due ordinanze: entrambe in vigore dal giorno seguente ed attinenti all‘obbligo di mascherina e stop alle 24 dell’emissione sonora dalle attività commerciali (clicca qui).

Soffermandoci sulla prima citata, sostituita il 19 novembre per via di modifiche nella parte sanzionatoria, ci saremmo aspettati (come già detto) una cartellonistica posta ai varchi di accesso del borgo antico, riportante la misura restrittiva. Come quella posta a Cisternino quest’estate. Semplice e chiara, proprio per diffondere il messaggio dell’obbligo di mascherina. Non a caso, la maggior parte dei visitatori ieri – si stima dalle testimonianze – non la indossava.

Su questo punto sempre il primo cittadino Bufano ha dichiarato ai colleghi di Telebari: «Far rispettare questa disposizione non è facile. Anche per questo, a partire dal 3 dicembre e fino al 6 gennaio, avevamo predisposto un servizio d’ordine più robusto con 45 volontari e agenti della Polizia Locale. La ‘fame’ di eventi della gente, però, in barba alle nostre previsioni, ha portato una marea di persone a Locorotondo già nel secondo weekend di eventi. Non lo immaginavamo e la riunione in programma oggi mira proprio a correre ai ripari in vista del prossimo fine settimana: l’ultimo pensato con un servizio di sorveglianza più leggero».

Tanti gli assembramenti, in special modo ieri sera vista la moltitudine di visitatori. «Andrà rivisto con gli organizzatori anche il sistema d’accesso al centro storico – ha dichiarato Antonio Bufano -. Contingentare e creare percorsi obbligati per poi creare assembramenti alle transenne è inutile. Dovremo analizzare tutte le criticità e aggiustare, per quanto possibile, il tiro». Un concetto esternato anche in passato dal primo cittadino Bufano, ma allo stesso tempo non si può neppure pensare di far entrare alla rinfusa tutti i visitatori nel centro storico, specie quando sono diverse migliaia come ieri sera. Molti ricordano gli episodi di mera calca di due anni fa per assistere al Presente Vivente nel borgo antico (clicca qui). Occorre sicurezza ecco che, a tal proposito, si discute se sia il caso di attivare un sistema di prenotazioni.

Da Euforica Aps, società organizzatrice degli eventi della “Notte delle Candele” (rientranti nel cartellone comunale “Natale 2021 – Di Musica, Eventi e Storie”), il presidente Giovanni Oliva ha inviato al primo cittadino Bufano, al Comando della Polizia Locale e della Stazione dei Carabinieri, una richiesta di convocazione urgente di Conferenza di Servizi per la gestione dei flussi pedonali e carrabili.

Riportiamo testuale: “Considerati i dati registrati nei primi due fine settimana di apertura delle installazioni natalizie circa le presenze nei percorsi di luminarie (domenica 14 novembre: 2.500 ingressi; sabato 20 novembre: 3.500 ingressi, domenica 21 novembre: 6.500 ingressi);

l’enorme afflusso di persone nella data di domenica 21 novembre e l’impossibilità per le sole forze dei volontari di Euforica APS (10 persone) e dell’Associazione Uomo Duemila (3 persone) di far fronte a flussi così ampi di utenti e di mantenere da soli in sicurezza il centro storico;

si richiede la convocazione urgente di una conferenza di servizi con forze dell’ordine (Polizia Locale, Carabinieri del Comando Locale e non, CRI, Protezione civile – Ass. Uomo Duemila, Monteco, …) al fine di:

coordinare il piano di evacuazione ed emergenza, il piano della viabilità e dei parcheggi comunale, il piano straordinario della raccolta dei rifiuti;

valutare il supporto immediato di forze dell’ordine pubbliche e private in abito sovracomunale al fine di garantire l’adeguata gestione della viabilità e dei parcheggi lungo la circonvallazione e non lungo le arterie principali del paese;

esporre le proposte di modifica dei percorsi di luminarie alla luce dell’esperienza fatta nelle ultime due settimane e le proposte di gestione della viabilità e del traffico in occasione dei fine settimana”.

Dal M5S tuona intanto il cons. Fabio Lotito, come riportato su Telebari: «Pochi mesi fa il sindaco chiuse le scuole ai disabili, in tutto una decina, per il principio di precauzione rispetto alla tutela della salute, prioritaria rispetto a tutto: un’iniziativa annullata dal Tar in 12 ore. Oggi, a distanza di 6 mesi, organizza un cartellone di eventi natalizi da novembre a gennaio portando a Locorotondo migliaia di visitatori senza alcun controllo. Con ordinanze che nessuno fa rispettare, appena due vigili urbani in strada e solo tanto caos». Da quanto si apprende, dal M5S si valuterebbe anche un esposto in Prefettura.

Sempre sulla suddetta testata giornalistica il primo cittadino Bufano ribadisce però un concetto, anche questo, più volte espresso: «La differenza, dopo il lockdown dello scorso anno e tutto quello che abbiamo passato durante i mesi più duri della pandemia, può farla solo il senso di responsabilità di ognuno di noi. La gente è stanca e ha voglia di vivere il Natale in modo normale, ma non possiamo mettere a rischio quella libertà che abbiamo conquistato con mille sacrifici».

Ancora una volta, quindi, il riferimento al cosiddetto “senso di responsabilità” dei visitatori ma che senza la diffusione ed applicazione di regole precise, serve a ben poco. È un sunto ormai conclamato.

In conclusione, per quanto concerne le comparazioni emerse con lo scorso anno, su questa testata pensiamo umilmente che se impossibilitati a provare a ripartire dopo questo lungo incubo pandemico, ma sopratutto dopo 10 mesi di vaccinazione capillare (di cui si denota la straordinaria importanza), allora si fa davvero dura. Ma fin quando i dati sul contagio ci permetteranno di sperare, restando meno allarmanti di quelli dell’Austria e della Germania, sosterremo nel nostro piccolo coloro che si assumeranno delle responsabilità per il seguito di questo territorio. Nel totale rispetto, certo, di chi comprensibilmente nutre timori. (Continua con il post di seguito, redatto dal responsabile di questo sito web)

 

Antonello Pentassuglia

Agorà Blog

Blog e mensile cartaceo dei trulli e delle cummerse di Locorotondo. Ci occupiamo di attualità, politica, società e tanto altro...

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