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Aggiornamento DPRU. Parcheggi a Locorotondo? Più PIRU per tutti!

URBANISTICA

Porta Nuova prospetta un piano parcheggi di 300 posti auto, ma l’amministrazione confida nel PIRU con i privati che faranno nuova edificazione

 

Tutti i nodi vengono al pettine. Scrive Vitantonio Lillo nella sua raccolta intitolata “Rivelazione”: «È un paese il nostro dove la gente, non sapendo più che fare per vivere, costruisce palazzi. Costruiscono dovunque, su qualsiasi pezzetto di terra libero, senza ordine preciso, l’importante è darsi da fare, (…) mentre i loro figli se ne vanno via per sempre, in cerca di fortuna altrove. I nuovi palazzi sono, dunque, pieni di appartamenti vuoti. E non potendoli chiamare case, quelli che rimangono li chiamano lavoro, e sperano che ciò basti a giustificarli».

Cari lettori, in queste parole c’è tutta la Locorotondo degli ultimi quarant’anni… Lo scrive a chiare lettere l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA): è il paese “maglia nera” in Valle d’Itria con il suo oltre 12% di consumo del suolo; Cisternino oltre il 10%, Alberobello fra il 9 e il 10%, Ostuni circa l’8%, Martina Franca e Ceglie Messapica sotto il 7%.

Ma perché si costruisce? Molto semplice: l’edilizia ancora oggi, nell’anno 2018, è il principale volano economico della comunità. Avoja a parlare di turismo, enogastronomia, green economy e tanta altra roba figa… Si continua ad edificare senza considerare le migliaia di abitazioni sfitte e disabitate. Com’era ben documentato, d’altronde, nei Documenti Programmatici Preliminari (DPP) di Eugenio Lombardi. Redatti nove anni fa ma ad oggi la situazione è tutt’altro che migliorata… anzi! La ragione? Come scriveva Lillo, i figli (più in generale le giovani generazioni) se ne vanno… A proposito, buona fortuna a chi va e un abbraccio a chi resta!

Sia chiaro un punto: non sposiamo una battaglia ideologica ma guardiamo i fatti con un mantra rappresentato da una risposta di Donato Pentassuglia ad una nostra domanda: «Occorre virare su una sopraelevazione di piani che consenta di utilizzare l’esistente evitando ulteriore edificazione», dichiarava il consigliere regionale nel marzo 2015. Appunto.

Ed eccoci a noi: il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana (PIRU) segue questo percorso? Questo è il tema centrale dei tempi nostri con l’aggiornamento del Documento Programmatico (DPRU) discusso al Consiglio Comunale di venerdì 5 ottobre.

Piccola sintesi del PIRU. Con la legge n. 21/2008 la Regione ha promosso questo strumento urbanistico, in una visione di partenariato tra pubblico e privato, intento al miglioramento delle condizioni di carattere sociale, culturale e funzionale delle città.

Ha ragione da vendere il neo consigliere comunale subentrato (in quota Lega) Michele De Giuseppe che ha ricordato, all’assise politica, come il compianto Giorgio Petrelli fu tra i primi a rendersi conto di quanto fosse “più agile” il PIRU rispetto alla stesura di un nuovo Piano Regolatore. La sua tesi non fa una piega, ma un’opportuna delucidazione va fatta: il PIRU va ad integrarsi (senz’altro migliorandolo anche se in maniera settoriale) all’obsoleto PRG del 1977, rispetto ad un nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) che l’avrebbe ottimamente rimpiazzato ma i suoi DPP – stilati dall’arch. Lombardi (80 mila euro di compenso) – restano chiusi in un cassetto impolverato dell’Ufficio Tecnico.

A differenza dell’ass. all’Urbanistica Claudio Antonelli, iniziamo a ritenere che quel lavoro vada ormai derubricato ad archivio storico. Sono trascorsi nove anni… un’era geologica in fatto di urbanistica! Ma l’ass. Antonelli tranquillizza tutti: «Avevamo l’esigenza di chiudere la casella del PIRU per poi concentrarci sul PUG…». Sarà… ma a noi viene in mente l’ex sindaco Ubaldo Amati quando in loop ripeteva: «Chir… PUG na ne fascene...». Il “chir” era riferito alle amministrazioni Scatigna: quest’ultimo assente al Consiglio Comunale del 5 ottobre – come previsto dai Decreti Legislativi vigenti – per una correlazione diretta fra una deliberazione in oggetto ed una parentela di primo grado. Nella fattispecie ci riferiamo al padre ed al fratello del sindaco: entrambi titolari di una rinomata impresa edile.

Lo stesso consigliere comunale Tonino Gentile ha ribadito il concetto: «Il 2010 è stato un passaggio politico importante con incarichi di revisione del PRG. Il PUG aveva una visione generale, ma questa idea a qualcuno non è piaciuta…».

Il confronto prosegue: l’ass. Antonelli ricorda come l’aggiornamento del PIRU sia opportuno in considerazione del finanziamento per l’ex caserma dei Carabinieri di € 1.300.000,00 (come riportato nella Delibera di Giunta Regionale del 5 aprile scorso); mentre dal M5S il cons. Girolamo Grassi lamenta l’assenza della Valutazione Ambientale Strategica.

Il dibattito fra maggioranza e opposizione è congruo di contenuti, così da centrare un problema cruciale per la comunità: l’assenza di parcheggi.

È lo stesso capogruppo di Porta Nuova, Giovanni Oliva, a rafforzare la proposta – presentata con mozione al precedente Consiglio Comunale del 28 settembre – di candidatura al bando della Regione per la “Selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture”. Dichiara il cons. Oliva: «Il Bando finanzia fino a 1,5 mln di euro per la realizzazione di parcheggi in paesi interessati dall’afflusso turistico, con premialità per comuni con Bandiera arancione…». Uh, sembra proprio cucito su misura di Locorotondo. Cosa ne pensa la maggioranza? Per quel bando regionale l’idea è quella di presentare candidatura sì, ma per un ambito diverso (da quello indicato da Oliva) ed attinente alla pedonalizzazione di Via Nardelli. C’è tempo fino al 31 ottobre!

E sui parcheggi cosa dice l’amministrazione? La linea guida è sempre quella: si procede spediti con il PIRU, quindi coi privati, come confermato dal 2012 a questa parte.

Ma ecco la proposta di Oliva: 300 posti auto + 20 per autobus e la possibilità di spostare l’area mercatale liberando il centro e Piazza Mitrano. Ma la maggioranza non ci sente: persiste nella Rigenerazione Urbana che prende in considerazione, difatti, la riqualificazione di zone del paese con una partnership fra il Comune ed il privato per la realizzazione di nuove aree per pubblico parcheggio: negli ambiti 1 e 2 fra via Olimpia e via Di Vittorio; nell’ambito 4 A nei pressi della Cantina Sociale; ambito 6 (area di pertinenza della Scatigna Edilizia) fra via Madonna della Catena e via Montello (ex acetificio) e, per finire, fra via Serra e la linea ferroviaria per l’ambito 9.

Ma a quanto ammonta il numero complessivo dei parcheggi secondo l’amministrazione comunale? L’ass. Antonelli dichiara: «Nel PIRU sono previsti 4.800 m² di parcheggio a raso ad uso pubblico di cui, con un calcolo sommario, 10 m² a posto auto. 4.800: 10= 480 posti… chiaramente non saranno – evidenzia – 480 ma sicuramente 250 posti auto…». Sì, ma tra 480 e 250 c’è una differenza mica sottile: 230 posti auto… Pronta la replica del cons. Giovanni Oliva: «I metri quadri necessari per un posto auto sono 25! Ennesima dimostrazione che alla prova dei numeri, i calcoli non sono aggiornati alle regole delle costruzioni… i parcheggi previsti sono 192! L’assessore – conclude il capogruppo – si facesse aiutare dai tecnici…».

Si giunge alla conclusione: delibera di aggiornamento del DPRU approvata con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario di Porta Nuova e M5S.

Antonello Pentassuglia