Cantina Sociale di Locorotondo: dopo tanti anni finalmente c’è un’offerta!

ATTUALITA’

L’asta era prevista questo pomeriggio ed un’offerta è arrivata, seppur minima…

 

C’è un’offerta d’acquisto per la Cantina Sociale di Locorotondo! L’asta, prevista questo pomeriggio dalle ore 17:15, si è conclusa pochi istanti fa. Si tratta dell’ottava (le altre sette andate deserte) svoltasi presso lo studio del professionista incaricato alla vendita, il dott. Antonio Campobasso, per i 6 immobili posti in vendita dal Tribunale di Bari: lo stabilimento enologico di 2 piani, 4 fabbricati di categoria catastale D/10 e un piccolo fabbricato in attesa di accatastamento.

Senza dimenticare, inoltre, l’esteso parcheggio circostante il complesso di immobili, fermo restando che macchinari ed attrezzature sono state venduti in maniera separata. 

Il valore di base del complesso immobiliare vitivinicolo era di € 4.719.000,00 con l’offerta minima presentabile pari a € 3.539.250,00.

Entro le ore 12 del 15 dicembre – termine ultimo per la presentazione di offerte – è arrivata un’offerta a busta chiusa allo studio del dott. Campobasso. E’ una proposta minima, come previsto nell’avviso di asta giudiziaria, pertanto senza aggiudicazione di diritto. L’offerta verrà sottoposta al giudice dell’esecuzione che dovrà decidere se aggiudicarla definitivamente oppure, nel caso dovesse ritenere di poter conseguire un prezzo più alto, fare un nuovo tentativo di vendita all’asta giudiziaria. Dallo studio del professionista incaricato alla vendita, chiaramente, non ci rendono noto il nome del titolare dell’offerta di acquisto.

In considerazione della perizia, per l’intera struttura, dell’architetto Gemma Radicchio di € 11.176.638,00 e dei circa 4,7 mln di euro di debiti verso le banche e 4 milioni ai soci, la speranza è che si possa giungere presto ad un lieto fine.

L’intera struttura in questi ultimi 10 anni è stata lasciata al suo triste destino e pochi gli stimoli dalla politica per un dibattito pubblico. Cinque anni fa il gruppo Loco 2020 fu fonte d’ispirazione per la compagine Porta Nuova che promosse il progetto Eatria: un polo agroalimentare in stretta correlazione con la Cantina Sociale.

Lo stesso assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, poche settimane fa, alle domande dei bravi colleghi di Paese Vivrai ha risposto che l’acquisto della struttura vitivinicola dev’essere una “scelta imprenditoriale, semmai supportata dalla politica”.

Se ne fa menzione, ultimamente, nel programma elettorale della compagine politica “Con Te” a sostegno del primo cittadino Antonio Bufano. Si legge: “Creare a Locorotondo il primo Polo tecnico scientifico dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori presenti avvieremo la creazione di una nuova istituzione scientifica che abbia sede nella ex Cantina Sociale”.

Concetto ripreso all’ultimo Consiglio Comunale, del 5 novembre scorso, dall’ass. Con delega all’Agricoltura Angelo Palmisano, durante la menzione delle linee programmatiche 2020/2025: «Il nostro obiettivo è la creazione, a Locorotondo, di un rinnovato polo tecnico-scientifico, dedicato all’innovazione in agricoltura. Locorotondo ospita già importanti strutture impegnate nel settore, come il CRSFA, l’ITS Agroalimentare, l’Istituto Tecnico Agrario.

In questo contesto – prosegue Palmisano – ci attiveremo con la Regione, e poi con tutte le Istituzioni, per creare a Locorotondo il primo polo tecnico-scientifico dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori presenti, favoriremo la creazione di una nuova istituzione scientifica che abbia sede – conclude – nell’ex Cantina sociale». Alle giuste domande poste dalla capogruppo di INNOVA Locoorotondo, nonché vicepresidente del CRSFA Basile Caramia, Marianna Cardone, l’Ass. Palmisano ha fatto presente che l’intento è quello di “creare un polo tecnico in agricoltura dato che abbiamo eccellenti risorse qui a Locorotondo come l’ITS e il Centro di ricerca”.

Staremo a vedere, quindi, cosa riserverà il futuro alla Cantina Sociale, dopo questi lunghi anni difficili. Ricordando gli antichi fasti, nel 1996 dalla struttura vitivinicola vennero venduti circa 62 milioni di litri di vino; nel 2009 – 5 anni prima della liquidazione coatta amministrativa del 2014 – solo 9 milioni.

In conclusione, il complesso immobiliare è stato purtroppo oggetto di atti vandalici come fatto presente dal dott. Campobasso. Questa sera, però, la lieta notizia: un’offerta d’acquisto c’è.

Antonello Pentassuglia

[Foto di Annagrazia Palmisano]

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