Community Library: un treno da non perdere!
BIBLIOTECA COMUNALE
Assessorato alla Cultura e tecnici interni ed esterni al Comune lavorano per la Biblioteca del futuro…
“Una grande occasione”, così potremmo definire il piano per la cultura accolto in Regione. Entriamo nel merito. In data 7 giugno la Giunta Regionale ha approvato il decreto n. 871 concernente la cosiddetta strategia regionale SMART-IN. Delle migliori intenzioni l’obiettivo finale: la valorizzazione dei beni culturali garantendone il restauro e la fruibilità. Un’occasione più unica che rara per la Biblioteca Comunale! La Regione, con bando pubblico, ha garantito 100 milioni complessivi per 4 macro aree: la Community Library, i Laboratori di Fruizione, i Teatri Storici e gli Empori della creatività. Nella fattispecie, per il restauro della Biblioteca, la nostra “area” di riferimento è la Community Library. La dotazione complessiva ammonta a 20 milioni di euro e sarà ripartita fra le varie proposte progettuali, rispondenti ai requisiti richiesti. Un bando, d’altro canto, aperto alla partecipazione delle amministrazioni comunali. Il finanziamento che richiederà il Comune di Locorotondo, non potrà superare la soglia massima di 2 milioni di euro.
Le domande di partecipazione, inizialmente da presentare entro il 10 ottobre, in virtù della proroga (ufficializzata il 4 ottobre) di 30 giorni, saranno ammesse entro il termine massimo del 10 novembre. Nei mesi scorsi l’Assessore alla Cultura Ermelinda Prete, aveva definito la valorizzazione della Biblioteca “la sua mission”. Doveroso ricordare come – con la deliberazione di rettifica di Giunta del precedente bando comunale (pubblicato sull’Albo Pretorio a fine aprile) – la Community Library rappresenti un treno su cui saltare senza indugi.
Queste le dichiarazioni, a noi rilasciate, dall’Ass. Prete: “Nutro molta fiducia perché credo nel lavoro, nelle professionalità e competenze dei nostri tecnici sia interni che esterni al Comune”, ha esordito l’Assessore, “investire in strutture che ad oggi non sono accessibili rappresenta il principio cardine e con questi propositi siamo molto fiduciosi… Se approvata la nostra proposta, potremo mettere a sistema la struttura abbattendo ogni forma di barriera architettonica. Inoltre, metteremmo a disposizione della comunità un patrimonio librario di tutto rispetto…”. Un passaggio fondamentale: “Il mio assessorato trasferirà la sua sede fisica nella Biblioteca favorendo, di conseguenza, un avvicinamento con i cittadini che usufruiscono del servizio”, per poi concludere, “la gestione resterà interna al Comune… prioritaria la partecipazione delle associazioni. La Biblioteca non è un bene del Comune, in quanto ente, ma è un ‘bene comune’, quindi di tutti…”.
Il bando – in questo senso – premia azioni condivise tra ente locale e cittadini, facendo risultare prioritario il vaglio delle proposte da inserire fra le attività. Se intercettato, il finanziamento compenserà sia i costi di ristrutturazione ed adeguamento ambiente, sia la promozione della “cultura del libro”: favorire la lettura, obiettivo senz’altro nevralgico in un’ottica futura. Importante ricordare che il progetto sarà firmato dal direttore dell’Ufficio Tecnico Palmisano, nonché supportato da tre consulenti esterni: Livianna Curri, Vito Perrini e Annalisa Adobati. Una collaborazione importante – ci tiene a sottolineare l’Assessore Prete – nell’accompagnamento tecnico della stesura progettuale.
Nell’incontro pubblico del 21 settembre, tenutosi tra consiglieri comunali ed associazioni culturali, l’arch. Curri ha ribadito il ruolo cruciale, sociale e aggregativo delle biblioteche all’interno delle piccole comunità. Che altro aggiungere? Ci sono tutti i presupposti per presentare un progetto congruo per il futuro non solo della Biblioteca, ma della comunità intera. Incrociamo le dita!
Antonello Pentassuglia