Elezioni a Locorotondo: trattative in corso. Quello che c’è da sapere
POLITICA
Focus politico. Cos’è accaduto e cosa sta accadendo nel campo dei competitors di Bufano…
Una partita a carte ma con al tavolo non certo abili strateghi, piuttosto giocatori concentrati a portare avanti la sfida. I programmi, come immaginavamo, sono stati bypassati ed era, per molti versi, normale che finisse così in questa matta estate locorotondese.
In quest’articolo ci focalizziamo sul centrosinistra o comunque sui competitors di Tonio Bufano: la sua candidatura a sindaco è ufficiale solo da poche ore.
Nelle settimane scorse Tonio Salamina ha fatto un passo di lato. Stanco delle trattative e dei confronti estenuanti con l’ex capogruppo di Porta Nuova, Giovanni Oliva, ha preferito defilarsi.
Sabato 2 agosto, però, sempre da Salamina un’astuta mossa: tirare la volata a Vittorio De Michele. Personalità capace di unire il centrosinistra in un progetto politicamente ed elettoralmente competitivo. Però De Michele, dopo aver sondato il terreno, ha escluso tale possibilità.
Fra le ragioni della mancata adesione al progetto, principalmente il non aver trovato sponda in figure su cui contava (gruppo Locorotondesi, ma non solo). Un mese e mezzo fa vi sarebbe stato, inoltre, un patto da galantuomini fra Crovace e De Michele: se il primo dei citati non fosse riuscito nell’intento di trovare un punto d’incontro con Pd e Porta Nuova, avrebbe dovuto passare il testimone al secondo. Così non è stato.
Sia chiaro, l’avv. Crovace ha tutto il diritto di perseguire il suo scopo, ma adesso il progetto politico rischia di divenire di mera rappresentanza a discapito dei favori del pronostico. Specie senza un accordo con Giovanni Oliva.
E dal tandem Pd-Porta Nuova? Mettiamola in questi termini: una certa base dem – storicamente vicina a Salamina – avrebbe voluto convergere su De Michele, magari superando le riserve iniziali di Giovanni Oliva. Il capogruppo di Porta Nuova, fino a poche settimane fa, escludeva categoricamente questa candidatura a sindaco, prospettando quella di Rossella Piccoli (ex ass. alla Cultura fra il 2008 e 2011). Ma una volta avuto contezza del supporto quasi unanime all’ex esponente dei Locorotondesi, non si sarebbe messo di traverso.
Considerazione: nel centrosinistra la proposta De Michele, era una sorta di rigore a favore fischiato al 90esimo. Sparato però in curva dopo una rincorsa in stile Zaza. La semplicità cosa sconosciuta nel centrosinistra di Locorotondo. Ciò avviene poiché gli errori, da più parti, non vengono analizzati con la giustezza che meriterebbero. Ed è così che si ripetono puntualmente…
Se non sono bastati 9 anni di sindacatura Scatigna, non c’è proprio nulla da fare. In fin dei conti basterebbe guardare Martina Franca o Fasano. Due città in cui il centrosinistra ha vinto per l’influenza di Pentassuglia e Amati. Oppure prendere esempio dal centrodestra locale (va detto): dopo riunioni fiume e confronti serrati la quadra si è trovata con la candidatura a sindaco, divenuta ufficiale, del rinomato commercialista Tonio Bufano.
Tornando alla candidatura a sindaco dell’avvocato Crovace, fino a pochi giorni fa si attendeva solo l’ufficialità. La sua lista è (o forse era) costituita da personalità di estrazione politica non uniforme (aspetto positivo) e di realtà associative di Locorotondo. Tutti, o quasi, alla prima esperienza elettorale. Non ci sono i cosiddetti portatori di voti, ma 3 o forse 4 candidati potrebbero ottenere un bel riscontro.
Il suo è (o forse era, parte 2) un progetto intrigante… ma difficilmente competitivo. Specie se privo dell’accordo con Porta Nuova. Chi va a prendere i voti nell’agro dove gli elettori ignorano, comprensibilmente, le dinamiche che corrono da Piazza Marconi a Via Nardelli? A costo di sembrare noiosi, dobbiamo ripeterlo: le elezioni si vincono in campagna. Mauro Crovace starebbe però interagendo con l’ex sindaco Amati: fino a pochi giorni fa non veniva esclusa una sua presenza in lista.
Ma c’è una ma: dopo la comunicazione da parte del centrodestra della candidatura a sindaco di Tonio Bufano, per ragioni attinenti al rapporto di amicizia con quest’ultimo un pilastro del progetto politico-elettorale di Crovace si è sfilato.
Dal PD, però, hanno le idee chiare e nelle varie interlocuzioni l’hanno fatto ben presente: la sinistra di Locorotondo sono loro, in accordo con Porta Nuova. Ragion per cui è stato dato mandato, all’ultimo direttivo (risalente ad una settimana fa), di lavorare per la composizione di una lista in continuità con il progetto nato fra il 2015-2016. Difficilmente competitiva anch’essa.
Solo una persona in Porta Nuova poteva avviare la svolta: Tonino Gentile che da tempo cercava di creare un asse con Rossella Pulli. Se vi state chiedendo il motivo per cui il buon Tonino pondera in questa maniera, ve lo diciamo noi: ha una forma mentis di centrodestra. Che non è certo cosa pregiudizievole, anzi.
Ma vi sono delle novità, ragion per cui scriviamo al passato: i contatti con Tonino Gentile, che vedeva bene la Pulli come candidata sindaca di un progetto che includesse però Porta Nuova e Pd, si sarebbero interrotti con un nulla di fatto.
La Pulli nel proseguimento del suo progetto civico avrebbe visto di buon occhio l’interazione esclusiva con Gentile e Lucia Calella. Non attratta invece da interlocuzioni con Porta Nuova e PD. Entrambi gli esponenti avrebbero preferito, per ragioni di rispetto politico e personale, non separarsi da Porta Nuova.
E Oliva? In queste ore atteso un ultimo confronto con l’avvocato Crovace. Personalità vicine a quest’ultimo, fra le varie indiscrezioni, farebbero presente che la volontà sarebbe quella di riproporre la candidatura a sindaco dello stesso Crovace che, però, nelle scorse settimane, un errore l’avrebbe commesso: l’aver asserito di non essere interessato a candidare nella lista uno dei consiglieri comunali uscenti.
Il gruppo Porta Nuova in questi 4 anni ha portato avanti in maniera compatta l’opposizione. Andarli a dividere non è una mossa ingegnosa. Specie in un contesto di centrosinistra: il pacchetto si prende completo.
Per quanto riguarda invece Oliva, l’errore è stato quello di non portare al tavolo una proposta politica-elettorale competitiva. A maggior ragione dopo 4 anni di forte opposizione. Quella maggiormente concreta è stata, difatti, l’ideazione elettorale prospettata da Gentile: accordo con la Pulli. Difficilmente però motivabile sul piano politico. Ecco perché Oliva sbagliò pochi mesi fa (lo scrivemmo) ad attaccare sulla questione buoni spesa l’ex ass. al Bilancio, in rotta con l’Amministrazione. Si chiama politica, mica corsa campestre.
Dall’ex capogruppo di Porta Nuova dinieghi, inoltre, alle due candidature a sindaco disponibili e politicamente più valide: Tonio Salamina e Mauro Crovace nella fase iniziale in particolar modo. Per ragioni basate più da una forma di ostracismo, rispetto al basilare ragionamento politico. Scopriremo però in queste ore le evoluzioni dal confronto ultimo. Verso metà luglio, inoltre, sembrerebbe che un principio di accordo fosse stato trovato a sostegno di Crovace. Poi però i rapporti si sarebbero interrotti, in maniera sembrerebbe unilaterale, fino ad oggi.
E il Partito Democratico? Guidare una sezione di partito in quest’epoca storica non è certo cosa facile, ma la gestione del segretario cittadino Tarquilio è parsa fin troppo subalterna a quella di Oliva. Il PD sarà pure parte fondante di Porta Nuova, come asserito dal suddetto in un’intervista a noi rilasciata (pubblicata sulla nostra rivista, da pochi giorni in edicola), ma non può certo passare come costola dell’associazione politica.
Tornando a Rossella Pulli, anche per lei l’ufficialità della candidatura a sindaco di Bufano non sarebbe affatto notizia lieta. Da sempre con lui in ottimi rapporti, adesso diventa difficile proseguire. Sono ore di riflessione per l’ex ass. al Bilancio e dai rumors non si esclude una rinuncia alla corsa per lo scranno di sindaco. Accordo in extremis con Bufano o salto di un giro? Anche questo lo dichiarerà presto la diretta interessata.
Vittorino Smaltino? Non ha partecipato agli ultimi tavoli del centrodestra, restando defilato. Potrebbe saltare un giro anch’egli, oppure… attendere alla finestra fino al 21 agosto. Il giorno dopo c’è il termine per la presentazione ufficiale delle liste.
In quest’estate matta sono stati giorni di confronti infuocati, con il centrodestra che però una quadra l’ha trovata. Quando ci si chiede le ragioni per cui vincono sempre, invece di tirarla per lunghe in analisi dell’aria compressa andrebbero dette le cose come stanno nella loro semplicità: sono per distacco i più pragmatici. In questa fase hanno inoltre dimostrato di saper fare analisi politiche di tutto rispetto: basti pensare al passo indietro di Speciale e Antonelli. Sinceri, non ci avremmo giurato.
Il Movimento 5 Stelle, in conclusione, ha ufficializzato un paio di giorni fa la candidatura a sindaco di Fabio Lotito per un progetto di rappresentanza: stanchi delle trattative estenuanti, nessuna alleanza portata a compimento. Correranno soli con l’obbiettivo di confermare un seggio all’opposizione. Non sarà facile.
Stando ai dati attuali, le liste potrebbero essere 3 o forse 4. Dipende principalmente da Rossella Pulli. Ci si aggiorna presto con le prossime ufficialità. Arrivano.
Antonello Pentassuglia