Fenomeno del randagismo: Marianna Cardone risponde ad E.N.P.A. Locorotondo
ATTUALITÀ
La candidata sindaca di “INNOVA Locorotondo” ed i suoi componenti: «Per ridurre il fenomeno del randagismo è necessario che ogni animale vagante ritrovato sul territorio venga innanzitutto sterilizzato e che ci sia un intervento costante delle autorità preposte»
Arrivata in redazione, pochi minuti fa, la risposta della candidata sindaca Marianna Cardonae della compagine locorotondese “INNOVA Locorotondo“, alle domande presentate dall’associazione di volontariato E.N.P.A Locorotondo (clicca qui) con riferimento alle problematiche legate al fenomeno del randagismo. Di seguito le delucidazioni redatte da Marianna Cardone e dai suoi componenti:
“Caro Direttore,
con tutti i componenti della lista civica INNOVA Locorotondo ci siamo interrogati sulle problematiche poste dalle domande arrivate per suo tramite dai volontari dell’E.N.P.A. ai 3 candidati alle prossime elezioni amministrative. Come prima cosa non possiamo che ringraziarli per averci dato la possibilità di approfondire il tema nella freneticità di questa campagna elettorale stringente.
Possiamo accorpare nella riposta le prime due domande dal momento che esiste una legislazione di riferimento, circa gli animali vaganti sul territorio, sia che risultino un EFFETTIVO pericolo per la comunità e per loro stessi, sia che siano malati o bisognosi di cure. Sappiamo che i cani ritrovati sul territorio comunale, e non riferibili a privati in nessun modo, rientrano nella responsabilità diretta del Sindaco, che deve intervenire per evitare che siano un pericolo per i cittadini, nelle campagne, come per i runner e i ciclisti, soprattutto quando si muovono in branco e durante il lock down hanno potuto girare quasi indisturbati dalle prime ore della sera. Siamo consapevoli che affinché si riduca il fenomeno del randagismo è necessario che ogni animale, maschio o femmina, vagante ritrovato sul territorio venga innanzitutto sterilizzato e ciò presuppone che ci sia un intervento costante delle autorità preposte.
La normativa in vigore prevede che in tutti i casi di segnalazione di animali investiti, palesemente malati o feriti, che necessitano di cure e comunque in tutti i casi in cui gli stessi vaghino singolarmente o in branco, i vigili urbani sono tenuti ad intervenire e a segnalare all’ufficio competente dell’ASL, affinché si attivi la procedura di accalappiamento e conduzione presso il canile sanitario competente per almeno 60 giorni affinché si proceda alla profilassi prevista per legge. Recentemente la legge regionale 7 febbraio 2020 n. 2 prevede tra le altre cose la costituzione di un’anagrafe canina regionale, e quindi la possibile quantificazione del fenomeno anche nel nostro territorio, oltre che l’erogazione di indennizzi per le perdite di capi di bestiame e quindi di per danni causati a terzi, che ci risulta al momento il Comune non abbia.
Crediamo che la cosa più importante sia agire affinché gli animali non “effettivamente pericolosi” (li definisce l’ASL alla fine del periodo di stallo obbligatorio presso il canile sanitario, procedendo alla valutazione in merito alla pericolosità o meno dello stesso) possano essere reinseriti nel territorio o nel canile “rifugio” affinché vengano adottati. Se questa valutazione non viene effettuata da un veterinario “esperto comportamentalista”, aumentano i casi di dichiarazione di pericolosità e, di conseguenza, il numero degli animali non più adottabili, con evidenti conseguenze di sovraffollamento dei canili. Per questo riteniamo che il gestore privato, si debba dotare di tale figura, affinché si facciano delle valutazioni oggettive.
In merito alla domanda: “Come intendete intervenire nel caso in cui ci siano segnalazioni di maltrattamento e cattiva custodia di animali di proprietà?”
L’animale domestico a differenza di quello che accade per i randagi, è sottoposto alla responsabilità del suo padrone, affinché l’autorità pubblica intervenga è necessaria una segnalazione circostanziata, anche perché in tal caso ci troveremmo dinanzi ad ipotesi di reato penale, che può portare alla presa in custodia dell’animale da parte de servizio sanitario e che successivamente si attivino i canali che consentano l’adottabilità dello stesso.
Passando alle domande sul canile, la normativa regionale già prevede che ogni comune sia munito di canile SANITARIO e di un canile RIFUGIO (il più delle volte la struttura fisicamente coincide), affinché il cane sia sottoposto innanzitutto alla profilassi prevista dalla ASL (vaccino – sverminazione – analisi per la lesmaniosi – sterilizzazione – introduzione del microchip) e si rispetti il termine previsto perché il legittimo proprietario possa reclamare il proprio animale, o si proceda all’adozione di quelli non pericolosi. Sarebbe, infine, auspicabile che nel rispetto della recente legge regionale, si provveda alla nomina di un referente comunale in materia di prevenzione e lotta al randagismo. Non ci risulta sia stato fatto dalla precedente amministrazione: noi provvederemo ad occuparcene e vigilare.
Ad oggi sappiamo che il canile sanitario a Locorotondo è al limite della capienza. Crediamo che l’azione combinata dell’amministrazione e dei volontari possa concertare un protocollo per la gestione dei cani orientato all’adozione, sia per ridurre i costi, che per affrontare possibili campagne di sterilizzazione a tappeto degli animali vaganti con la relativa diffusione del microchip.
Proprio sul piano del supporto un’amministrazione può fare di più. In primis la qualificazione comportamentale degli animali intercettati, per agevolare l’adottabilità dei cani, di concerto con l’azione di volontari più esperti nel recupero dei soggetti aggressivi e il presidio su metodi rispettosi dell’animale e della fattibilità di un percorso di rieducazione. Ridurre l’affollamento è il primo obiettivo perché non sempre trovano posto nei canili sanitari di comuni appartenenti alla medesima provincia.
Fin qui le risposte, ora vogliamo sottoporre all’E.N.P.A locorotondese anche della proposte su cui iniziare il dialogo. Vi chiediamo un parere esperto e la promessa di venire a ricordarcelo subito dopo le elezioni su:
- finanziamento regionale: deve essere usato per implementare un servizio che sia virtuoso e tenga conto della sicurezza dei cittadini e della salubrità delle condizioni di stallo degli animali con azioni di promozione e sensibilizzazione del territorio sul problema del randagismo e della tutela degli animali;
- scrittura di un protocollo di intervento sul tema del randagismo: il vostro apporto sarebbe sostanziale per individuare dei criteri comuni e concordati di intervento tra comune (assessore e ufficio competente oltre che vigili urbani), ASL e privati che intendano gestire il canile;
- convenzione di gestione da parte di privati assegnatari del canile: deve prevedere esplicitamente che il privato provveda sia alla presenza del veterinario dell’ASL che compie l’opportuna profilassi prevista per legge, come di un ulteriore veterinario “esperto comportamentale” per la valutazione della pericolosità;
- Incentivare le adozioni: abbiamo un piano di comunicazione per il comune e il canile troverà posto nella comunicazione istituzionale e social con uno spazio fotografico dedicato alla presentazione degli ospiti del canile
Marianna Cardone Candidata Sindaca
Con tutti i componenti della lista civica INNOVA Locototondo