Ferrovie Sud Est sempre più allo sbando
TRASPORTI
Ritardi, malfunzionamenti e disagi: i pendolari dicono basta
di Ambrogio Giacovelli
Come ogni anno, arriva settembre, i pendolari (studenti e lavoratori) ricominciano a prendere i treni con più frequenza e, di pari passo, ricominciano a subire ritardi e disservizi che ormai da anni caratterizzano la compagnia di trasporti extraurbani che tocca la nostra Locorotondo.
La situazione è diventata così insostenibile da spingere i lavoratori, che “puntualmente” (eufemismo) non riescono ad arrivare a lavoro in orario, a scrivere una dura lettera di protesta alla Direzione delle FSE, all’Assessorato Regionale dei Trasporti e al Prefetto.
Ancora più paradossale è la situazione degli eroi che effettivamente riescono ad arrivare sul proprio posto d’impiego: per loro il cruccio è trovare un modo per ritornare a casa, vista la soppressione dei treni diretti da Bari Centrale per Martina Franca.
I convogli viaggiano a velocità ridotta, compiono troppe fermate, a volte restano fermi per molto tempo presso una stazione in attesa di una coincidenza anch’essa ritardataria. Frequenti anche gli episodi di impraticabilità di alcune tratte per non ben specificati lavori in corso.
Nell’istanza i pendolari chiedono di «poter istituire per l’intero arco dell’anno delle corse giornaliere attraverso il prolungamento delle linee 100, 102/22 e 102/25» o, in alternativa, far anticipare la vettura 159 delle ore 18.37 alle 18.30, estendendone il tragitto fino ad Alberobello e Martina Franca.
Altro problema è quello delle macchinette per l’emissione dei biglietti: lente se siete fortunati, spente o non funzionanti nei casi peggiori. E non tocchiamo neppure il tasto dell’app per smartphone, in tutti i sensi.
Proprio sui social intanto non tardano ad arrivare i malumori. Tra chi sdrammatizza con battutine e chi non usa francesismi per esprimere il proprio dissenso, vi sono anche alcuni che si stanno già organizzando con mezzi propri grazie ad iniziative di car-pooling.
Il Prefetto e i Dirigenti delle FSE dovranno dare risposte precise sulla questione o, quantomeno, organizzare un tavolo di discussione come era stato fatto un paio d’anni fa quando ad essere colpiti dai disservizi erano stati gli studenti che utilizzavano gli autobus. Restiamo al finestrino a guardare, chiedendoci se tutto ciò non sia una sorta di “benvenuto” alle storiche carrozze degli anni ’30 che il 22 settembre hanno sfilato per il Festival dei Sensi.
[Foto in evidenza di Antonio Pagnelli]