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Festa della Liberazione, Luca Convertini: «Nessuno riuscirà a cancellarla…»

LA MEMORIA

La nota diramata dal primo cittadino di Cisternino: « La celebrazione non deve essere motivo di divisioni o scontro tra fazioni politiche ma un evento su cui la comunità fonda la propria identità…»

 

Questi alcuni passaggi del mio intervento in villa, ringraziando la partecipazione dei miei concittadini, i giovani e i loro insegnanti, le autorità civili, militari e religiose intervenute, il Gruppo degli alpini di Mandello del Lario, l’orchestra fiati giovani di Cisternino e il cerimoniere cav. Guarnieri.

«Partire dalla memoria per combattere ogni forma di violenza, per difendere la dignità di ogni uomo, indipendentemente dalle differenze che devono diventare opportunità di crescita e di collaborazione.

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione dell’Italia dal regime dittatoriale nazi-fascista. Nessuno riuscirà a cancellarla
La celebrazione non deve essere motivo di divisioni e polemiche o scontro tra due fazioni politiche ma un evento su cui la comunità fonda la propria identità e legittima i propri valori…

E’ nostro preciso dovere ricordare e fare del ricordo una cosa viva, un’azione attiva, una parte insopprimibile di ogni coscienza individuale. Non si tratta di perdonare, come spesso avviene, come fosse un invito a dimenticare, né un momento di vendetta…
Il nostro ruolo allora è quello di esortare, soprattutto i ragazzi, a fermarsi e a pensare. Insegnare loro che non si può restare indifferenti, perché è l’indifferenza la base su cui poggia ogni sopruso, ogni violazione dei diritti e della libertà delle persone… l’obiettivo è l’affermazione della libertà e della democrazia.

Non possono esserci equivoci, nel nome della verità e della giustizia non possiamo ignorare che ci fu la partecipazione attiva di italiani nell’uccisione di altri italiani. E non è il desiderio di vendetta che anima le nostre coscienze, ma ci sono cose che non possiamo dimenticare e devono insegnare alle giovani generazioni l’accettazione della diversità, la capacità di convivere con essa fino a scoprire che proprio la diversità può rappresentare un valore per la crescita culturale e morale di ogni individuo…

La paura che si ha dell’altro genera insicurezza e chiede leggi che possono assicurare sicurezza, non importa a che prezzo… questo però può determinare la perdita di libertà… il nostro compito, civile e morale di rinnovare, in noi e nelle future generazioni, lo sdegno e l’orrore per ogni forma di violenza perpetrata nei confronti di persone inermi…
Noi che qui abbiamo responsabilità amministrative, speriamo di essere all’altezza».

Luca Convertini, sindaco di Cisternino

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