Girolamo Grassi: “Nuovo finanziamento per l’asilo nido? Speriamo non si perda l’ennesima occasione”

L’INTERVISTA
Intervista al portavoce in Consiglio Comunale del Movimento Cinque Stelle

 

di Orazio Perillo

 

Consigliere Grassi, partiamo dal tema rifiuti. Con il nuovo anno sono state introdotte alcune modifiche ai sistemi di raccolta e a breve partirà il porta a porta in campagna. Cosa in particolare non vi convince? 
“Abbiamo seri dubbi che questo nuovo servizio possa contenere i costi o come auspichiamo addirittura ridurli, considerata l’elevata estensione dell’agro. Siamo scettici anche sul fatto che da quest’anno si riesca ad avviare la ‘Tariffazione Puntuale’, che darebbe la possibilità ad ogni utente di pagare in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti. Riponiamo la nostra fiducia negli operatori, che nonostante le difficoltà portano avanti il loro lavoro egregiamente, e nei cittadini virtuosi che fanno puntualmente la raccolta differenziata”. 

Nei giorni scorsi, riprendendo un post facebook del vicesindaco Smaltino, ha evidenziato alcune criticità sull’operato dell’amministrazione intervenendo anche sulla questione dell’asilo nido comunale… 

“Ho notato con piacere che il vicesindaco almeno su facebook si sia svegliato! Speriamo che tali criticità le possa spiegare, finalmente, in Consiglio Comunale. Infatti, quando emergono, le criticità vengono o negate o sottaciute, o come in questo caso diventano motivo di vanto sui social, dimenticando che la causa del fallimento sull’asilo nido è dell’amministrazione Scatigna-Smaltino e tenendo presente che la perdita del primo finanziamento è stata compensata da un secondo perché è alle porte il voto del 4 marzo. Speriamo di essere smentiti al più presto con i fatti e che non si perda l’ennesima occasione. In caso contrario ci saremo anche noi all’inaugurazione per complimentarci”. 

Sul Project Financing del cimitero il M5S si è dichiarato contrario. Il gruppo Porta Nuova intanto sta pensando di promuovere un referendum sul tema. Quale la posizione del M5S sull’iniziativa? La sosterrete? 

“Come già abbiamo evidenziato più volte, la nostra posizione al riguardo è stata sempre chiara, fin dai tempi della consultazione non ufficiale promossa da Porta Nuova: siamo assolutamente convinti che l’unica strada percorribile è quella prevista da leggi e regolamenti. Nella fattispecie la via del referendum popolare obbligherebbe le istituzioni a considerare il parere del popolo. Solo con un confronto serio ed alla pari, ascoltando le ragione del SI e del NO, i cittadini potranno farsi un’opinione. Attendiamo che tutte le forze in campo possano sposare questa iniziativa e lavorare per essa, magari sotto un’unica bandiera”.

Questione dehors: in attesa delle annunciate modifiche al regolamento comunale, alcuni esercenti hanno provveduto ad ottenere in via autonoma le autorizzazioni dalla Soprintendenza. Che idea si è fatto di tutta la vicenda? 

“È l’ennesimo fallimento di un’amministrazione che anziché governare i fenomeni, li subisce e poi cerca di metterci una pezza. In commissione si sta lavorando ad un nuovo regolamento che secondo noi aggiungerà ulteriore confusione e non risolverà i problemi. Crediamo che il fenomeno debba essere inserito in un progetto lungimirante che preveda la pedonalizzazione di alcune aree, la loro pavimentazione e la creazione di strutture di servizio annesse. Solo con un progetto coraggioso si potrà dare lustro nei prossimi decenni al nostro Borgo antico”. 

A Locorotondo la piaga delle video-slot è un fenomeno da non sottovalutare, come è emerso da un’indagine di Geri Editore. Il M5S ha sempre mostrato attenzione a questi temi. Ma come può intervenire un’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno? 

“I dati emersi sono sconcertanti per una comunità come Locorotondo. Con un nostro attivista, Pino Lodeserto, abbiamo organizzato un evento con professionisti ed esperti parlando del fenomeno e delle soluzioni al problema: si deve partire dall’applicazione della Legge Regionale 40/2013 e promuovere una seria campagna di informazione e sensibilizzazione, cominciando dalle scuole. L’amministrazione si è resa disponibile a trovare insieme soluzioni pragmatiche. Noi daremo tutto il supporto possibile contro questa piaga sociale”.

Mancano meno di due mesi alle Elezioni Politiche ed il M5S ha annunciato di voler aprire a candidature di esponenti della società civile. Da attivista della prima ora, come valuta questa scelta? Non crede ci possa essere il rischio di “imbarcare” chi è lontano dai valori del M5S? 

“Il M5S è l’unica forza politica che ha consentito ad ogni cittadino, dalla casalinga al professionista, di candidarsi e offrire la propria esperienza di vita quotidiana all’interno delle istituzioni. Questo ha dato la possibilità a circa 15mila cittadini di candidarsi per il M5S, presentando il certificato penale, il curriculum e le proprie esperienze di vita sociale. Ciò permetterà agli iscritti di poter scegliere i propri candidati, a differenza di quanto avverrà nei partiti dove decideranno tutto le segreterie. Lo Statuto e le regole del M5S permetteranno di escludere tutti coloro che aspirano solo ad uno scranno”. 

Da quasi un anno è in Consiglio Comunale, unico portavoce di un movimento politicamente “giovane”. Come è stato il passaggio da attivista politico a rappresentante istituzionale? 

 “Questo passaggio mi ha dato l’onere e l’onore di rappresentare il M5S a Locorotondo. Sicuramente mi ha reso consapevole delle mie responsabilità. Il ruolo da consigliere–portavoce permette di portare le istanze dei cittadini all’interno delle istituzioni per essere ascoltati. Dal mio insediamento ad oggi posso contare sul supporto morale e politico di un gruppo di attivisti di cui sono orgoglioso. Da circa 3 anni, ogni mercoledì sera ci riuniamo nella sede di via Cisternino, mettendo da parte affetti e impegni familiari per di discutere di problemi e proposte che riguardano la nostra Locorotondo”.

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