Lucia Calella: “Il mio obiettivo è dare voce ai cittadini”

L’INTERVISTA 
 
“Sono e sarò sempre la stessa, dalla parte dei più deboli”

 
di Ambrogio Giacovelli

 

Ciao Lucia e grazie per questa intervista. Hai ormai accumulato un anno di esperienza nella tua prima avventura in politica, quali sono le tue sensazioni oggi? 

“Sono cambiate un po’ di cose. Grazie al Gruppo Porta Nuova sto acquisendo molte competenze e più sicurezza. I primi tempi capitava di non sapere come comportarmi, ma col passare del tempo mi sono sentita sempre più a mio agio. Sono contenta di aver intrapreso questa avventura perché penso che ascoltando la voce dei cittadini e portandola in Consiglio Comunale, posso cercare delle soluzioni con l’Amministrazione. Non è facile, ognuno ha visioni diverse e c’è tanto lavoro da fare, ma siamo ancora all’inizio e io voglio dare il meglio, acquisendo ancora più esperienza nel risolvere le eventuali problematiche”. 
 
Una delle quali potrebbe essere quella relativa agli stipendi non percepiti dai dipendenti del vecchio servizio rifiuti. Tu sei stata sempre sensibile a questa faccenda, come si è evoluta?
“Ho sempre chiesto al Sindaco Tommaso Scatigna di regolarizzare i contratti anche con la nuova azienda e la sua risposta è stata molto collaborativa. Le mie sollecitazioni sono state ascoltate. I dipendenti venivano da un contesto particolare dove non percepivano gli stipendi e poi c’è stato persino un decreto ingiuntivo. Dovevamo creare una situazione più tranquilla. Per fortuna il tutto si è concluso positivamente. Adesso attendiamo la sentenza per il ricorso della Tradeco e successivamente analizzeremo i vari discorsi delle liquidazioni”. 
 
Credi che questa sentenza possa influire sul destino dei lavoratori?
“Si teme che l’azienda possa vincere il ricorso. Ci troveremmo in una situazione paradossale con la Tradeco che si rivarrebbe sul Comune e sui dipendenti: un effetto domino che andrebbe a incidere sui vecchi stipendi, sul TFR, le differenze retributive, ecc.. Attendiamo fiduciosi”. 
 
Parlando della nuova azienda di smaltimento, il metodo di raccolta porta a porta anche in campagna come lo reputi? 
“Secondo me è troppo dispersivo. Avevamo avanzato la proposta di installare delle isole fisse in base al numero di abitanti, con accesso tramite tessera sanitaria, anche perché in campagna la cadenza di conferimento più larga e non giornaliera, faceva sentire discriminato chi abitava nell’agro. Con questa soluzione avremmo raggiunto un compromesso accettabile. Ci è stato risposto che il progetto avrebbe aumentato i costi. Io credo che con il sistema attuale le spese saranno comunque alte, poiché non incentiva il cittadino a differenziare e questo farà inevitabilmente innalzare la TARI, orfana peraltro di tariffazione puntuale”. 
 
Tema sempre attuale: movida estiva vs centro storico. Da dove nasce l’interpellanza sulla regolamentazione del turismo? 
“Parecchi cittadini mi hanno posto il problema e me ne sono interessata. Il turismo va sempre visto in chiave positiva, ma occorre regolamentare gli orari in modo da andare incontro anche a chi, per esigenze lavorative, non può fare le ore piccole e necessita di riposo. Un’altra lamentela derivava dalla sporcizia e dall’inciviltà mostrata da qualche turista. Il nostro centro storico è un fiore all’occhiello, curato prevalentemente da chi lo vive quotidianamente. Un compromesso poteva essere quello di creare qualcosa al di fuori del centro in modo da destagionalizzare il turismo e scongiurare ogni emergenza parcheggi. Se la movida si concentra tutta in un unico punto i posteggi diventano una questione seria da affrontare. L’interpellanza è stata comunque portata in Commissione e con la Maggioranza si sta trovando un punto d’incontro”. 
 
Sei una donna generosa, lo dimostri da come parli e da quanto hai a cuore le dinamiche di Locorotondo. Questo deriva in parte dal tuo essere sindacalista. C’è qualcosa del tuo mestiere che porti in Consiglio e c’è qualche conoscenza acquisita in Comune che trasponi nel tuo lavoro? 
“Stando a contatto con la gente, ogni giorno mi viene posto davanti un problema con la speranza che venga portato in Consiglio. ‘Tu sei la nostra voce’, mi dicono. Con l’Amministrazione c’è collaborazione, soprattutto con l’Assessore Rossella Pulli, che stimo tanto. E’ gratificante poter fare da tramite tra cittadinanza e Comune. Sto imparando molto, ma la cosa che ritengo fondamentale è che dall’interno riesco a comprendere maggiormente le tematiche più complesse, rendendole poi masticabili per il cittadino. Sono una sorta di mediatrice”. 
 
Si avvicina il 25 Novembre, giornata contro la violenza sulle donne. Sei sempre stata in prima linea in queste tematiche, c’è qualche iniziativa in corso?
“Ho avanzato qualche proposta a livello regionale per delle manifestazioni a tema. Purtroppo parliamo di un fenomeno in crescita. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la gente e riuscire a far comprendere la drammaticità di un disagio di questa portata. Molti pensano ancora che sia ‘normale’ usare certi atteggiamenti (fisici e verbali), retaggio di un’educazione spartana e antica, dove la donna era considerata proprietà dell’uomo. Scardinare le credenze granitiche di chi ha la mente ottusa è il fine da perseguire”. 
 
Ti rinnovo gli auguri per l’inaugurazione della nuova sede della UIL. Cosa stai provando in questo momento? 
“Sono molto contenta ed emozionata. E’ stato un evento inaspettato, non pensavo di riuscire in così poco tempo a raggiungere questo step up. E’ stato bellissimo percepire l’affetto di tutti i presenti, una grande soddisfazione. Vedere poi qualcuno che si commuove per un tuo traguardo è una sensazione molto forte. Spero di dare sempre di più. Sono e sarò sempre la stessa Lucia Calella. E’ cambiata la sede ma le mie porte sono sempre aperte a tutti”.

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