Il Sindaco Bufano e cons. De Michele: «Non è tempo di consensi, ma di tutelare salute»

SANITÀ

Spiegate le ragioni alla base delle ordinanze: «All’IISS Basile-Caramia Gigante su 7 alunni disabili, 4 positivi…»

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Nella serata di ieri, lunedì 29 marzo, il Sindaco Antonio Bufano ed il consigliere Luca De Michele, incaricato al Contenzioso, da una diretta social trasmessa dall’ufficio del primo cittadino, hanno fornito in maniera esauriente le valutazioni fatte dal Comune di Locorotondo e concernenti le ordinanze che sono finite sotto la lente di ingrandimento del TAR di Bari.

In considerazione dell’importanza del tema, legato ai confronti sorti per la chiusura delle scuole a tutti gli utenti, fra cui purtroppo gli stessi alunni disabili e rientranti nei Bes (Bisogni educativi speciali), abbiamo ritenuto doveroso sbobinare gli interventi dei due esponenti sopracitati e pubblicarli integralmente. Considerata inoltre l’ultima ordinanza. 

Sindaco Antonio Bufano: «Prima di darvi informazioni relative a quanto accaduto negli scorsi giorni, è mia premura comunicarvi i dati relativi ai contagi sul territorio comunale. I cittadini positivi sono 94, quelli in attesa di tampone sono 23. Come sapete nei giorni scorsi abbiamo dovuto prendere atto di una sentenza del Tar. In merito alla nostra ordinanza e all’accesso di alunni disabili e Bes alla didattica in presenza. La tutela dei nostri ragazzi e il rispetto dell’inclusione per me è prioritaria, ho deciso pertanto di firmare una nuova ordinanza confermando la scelta adottata e colmando la lacuna segnalata dal Tar».

Luca De Michele, consigliere comunale con incarico al Contenzioso: «Come già anticipato dal Sindaco, si è reso necessaria adottare una nuova ordinanza alla luce di quella che è stata la sentenza del Tar. Faccio una breve premessa, nel senso che la precedente ordinanza che il Sindaco ha emanato per la quale è intervenuta la sentenza del Tar, era stata preceduta da una serie di incontri. Non ultimo il COC che si era tenuto il 10 marzo, nel quale erano stati sentiti sia i dirigenti scolastici che il medico fiduciario del Comune, il dott. Felice Casavola.

Si era posto un problema sostanzialmente tecnico, nel senso che – prosegue il cons. De Michele – evidentemente nell’urgenza di dover emanare un’ordinanza di chiusura delle scuole che contenesse appunto il rischio epidemiologico, evidentemente ci sono state lacune motivazionali. Queste erano solamente insite all’interno del provvedimento ma che non inficiavano le motivazioni stesse per la quale si è reputato opportuno emettere quell’ordinanza.

Preso atto successivamente di quello che è stata la sospensiva del Tar, abbiamo deciso di convocare nuovamente il COC in data 28 marzo e abbiamo appurato come, sempre alla luce di quelle che sono state le dichiarazioni dei dirigenti scolastici e anche in questo caso del medico fiduciario, la situazione a livello di contagi non era mutata, ma era pressochè costante. Tant’è vero che in data 28 marzo nella Regione Puglia l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva era pari al 42%, vale a dire 12 punti percentuali superiori alla soglia critica ritenuta dal Ministero (30%). Nonché l’occupazione dei posti letto, sempre nella Regione Puglia in area non critica, era pari al 48%: vale a dire 8 punti percentuali maggiori.

Successivamente sono stati acquisiti dai dirigenti scolastici quelli che sono i numeri degli alunni contagiati e nell’Istituto Comprensivo Marconi Oliva gli alunni che hanno comunicato, per il tramite dei genitori, le loro positività risultavano essere in totale 25. I docenti positivi, allo stato attuale, sono 5. Che si aggiungono ai 6 che già erano positivi al Covid.

Mentre per quanto riguarda l’IISS Basile-Caramia Gigante – evidenzia il consigliere – qua c’è da fare una distinzione in quanto fra gli alunni in presenza, quindi alunni disabili e Bes, in tutto erano 7 quelli che frequentavano la scuola, in queste ultime due settimane, e i positivi sono 4. I docenti positivi sono 2 ed uno è il positivo tra il personale ATA.

Quindi preso atto di quelli che sono i numeri allarmanti, abbiamo ritenuto nel corso delle due sedute del COC di agire subito e salvaguardare i contemperare i diritti costituzionalmente garantiti. Sappiamo benissimo che la scelta di chiudere le scuole di ogni ordine e grado a tutti e quindi anche ai soggetti disabili e ai Bes, è impopolare. Scelta che non attrae simpatie nè consensi ma evidentemente non è il periodo di attrarre simpatie e consensi. Quelli bisognerà attrarli nella prossima magari campagna elettorale. E’ il momento delle responsabilità, di essere uniti e di lasciare la polemica politica al di fuori. Le fazioni ultras della politica lasciamole fuori dal campo che concerne ai bambini e alla tutela dei diritti dei più deboli.

Noi come Amministrazione – prosegue il cons. De Michele – non vogliamo avere alcuna responsabilità nè tantomeno vogliamo avere il peso sulla nostra coscienza di un solo bambino positivo, che si possa contagiare all’interno della scuola o peggio di un solo bambino che – non ce lo vorremmo mai augurare – che occupi un solo posto letto in un ospedale Covid. Ragione per la quale abbiamo ritenuto opportuno quello di attuare questa nostra scelta di chiusura. Scelta che come ampiamente illustrato nella nuova ordinanza, non è una chiusura totale nel senso che entrambi i diritti costituzionalmente garantiti, quindi sia il diritto alla salute e alla vita, che il diritto all’istruzione, vengono entrambi garantiti.

Non c’è alcun sacrificio di alcun diritto perchè le scuole su richiesta dei genitori per quei soggetti più deboli, possono appunto prevedere delle forme alternative di istruzione in presenza e quindi anche presso il domicilio dei soggetti disabili o Bes. Fra l’altro ricordo che i soggetti disabili sono maggiormente deboli, vulnerabili e quindi possono accusare problemi maggiori in caso di contrazione del virus.

Questo per dirvi come anche alla luce di quello che è stato l’invito della sentenza del Tar di adeguare motivamente le ragioni per le quali intendiamo reiterare questa nuova ordinanza, abbiamo deciso di motivarla adeguatamente. Anche alla luce di tutti quelli che sono i dati che ho illustrato. Inoltre – conclude – riteniamo come questa chiusura – che fra l’altro cade nel periodo delle vacanze pasquali, si tratterà di 2-3 giorni non pregiudicando nessun ritardo nell’istruzione – sia la scelta più responsabile e maggiormente sicura per tutti.

Antonio Bufano, Sindaco di Locorotondo: «Ringrazio Luca che è stato bravissimo nell’esporvi quelle che sono state le ragioni della nostra ordinanza. Ragioni serie, ritengo che abbiamo preso una decisione giusta. Le raccomandazioni che voglio fare a tutti voi è quella di mantenere il distanziamento e indossare la mascherina, ma poi volevo comunicarvi che i dati che stanno pervenendo testimoniano che il contagio avviene nelle famiglie.

L’appello finale del primo cittadino è legato alla speranza che le famiglie dei locorotondesi non si radunino in pranzi per Pasqua o Pasquetta, vista la guerra sanitaria in atto: «Abbraccio tutti, in particolar modo bambini e ragazzi».

Redazionale

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