Vito Speciale: “Presto novità sul servizio rifiuti”
L’INTERVISTA
Parla l’Assessore comunale che annuncia modifiche ai sistemi di raccolta e conferma la bontà del regolamento dehors. Sulla scomparsa del Futsal dice: “È stato fatto tutto il possibile per evitarla”
di Orazio Perillo
Assessore Speciale, sul servizio rifiuti sono state annunciate delle novità sui sistemi di raccolta. Cosa e quando cambierà?
“Abbiamo elaborato una bozza di variante al contratto presentata alla Monteco. Ottenuta la disponibilità della ditta e l’accettazione del nuovo quadro economico porteremo le modifiche nelle commissioni consiliari e quindi in Consiglio Comunale, sperando in una massima condivisione. Un passaggio questo in parte già fatto con alcune degli interventi che sono già stati condivisi con le opposizioni. Le principali novità riguarderanno l’agro, in cui siamo intenzionati ad introdurre il porta a porta per rendere omogeneo il servizio: la proposta prevede due passaggi settimanali per il secco residuo e uno ogni dieci/quindici giorni per carta, vetro e altri materiali. Per la raccolta dell’organico saranno invece distribuite le compostiere mancanti, in attesa della risoluzione del contenzioso sulla gara indetta dall’Aro. Inoltre saranno parzialmente rivisti gli orari di raccolta nel centro storico, così come per il momento, rimarrà il sistema di premialità per il conferimento presso il CCR di c.da Marangi, che sarà aperto per un numero maggiore di ore”.
Porta Nuova ha presentato qualche settimana fa un piano di raccolta alternativo. Sono state valutate queste proposte?
“Con queste modifiche sicuramente non si arriverà a quella proposta. Tuttavia abbiamo recepito buona parte delle richieste delle opposizioni, ma in merito alle proposte avanzate nell’ultimo comizio di Porta Nuova, rimango molto scettico oltre che deluso: di fatto non si continua a illustrare ai cittadini alcuna copertura economica. Ad esempio l’installazione di 100 isole ecologiche videosorvegliate e l’utilizzo di buste con i tags avrebbero dei costi esorbitanti che l’opposizione non indica nelle coperture. Io ho provato a quantificarne la spesa in maniera anche analitica e l’unica possibilità sarebbe l’aumento del 30% della Tari, che io vorrei assolutamente evitare”.
Nei mesi scorsi con il decreto attuativo è stata introdotta la tariffazione puntuale. Quando partirà il nuovo sistema di misurazione?
“Partirà nei primi mesi del prossimo anno. Nel frattempo i condomìni stanno scegliendo fra i mastelli, che garantirebbero una tariffazione puntuale pura e i carrellati, che permetterebbero una tariffazione mista. Il sistema comunque funzionerà in base al numero di prese per ogni utente”.
L’estate appena conclusa è stata condensata da alcune polemiche in merito alle installazioni esterne dei locali. C’è stato troppo lassismo in passato ed ora si sta tentando di rincorrere gli operatori nel tentativo di far rispettare le regole?
“Credo sia finito il tempo delle polemiche, il botta e risposta non giova a nessuno. Da parte nostra abbiamo cercato di fare tutto il possibile, impegnandoci nel recuperare le risorse necessarie. Assicuro che l’incontro del 19 luglio con la società non è stata una presa in giro, ma l’ultimo tentativo di salvare il salvabile. L’amministrazione si impegnava a pagare le spese del Palazzetto di Cisternino (per gli allenamenti) e a interloquire con l’amministrazione di Martina Franca (in quel momento neo insediata), per le partite di campionato. Io ho vissuto lo sport sia dall’interno che dall’esterno e credo che una società non possa rinunciare ad un campionato solo per la perdita di un sostegno economico da parte dell’Amministrazione Comunale. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità, ma occorre che lo facciano tutti”.
Ma è un obiettivo troppo grande per Locorotondo, dotarsi di una struttura un palazzetto pienamente agibile?
“Il problema è soprattutto quello di trovare lo spazio finanziario, rispettando il Patto di Stabilità. Purtroppo se non ci sono risorse a fondo perduto sarà difficile intervenire. Si può tranquillamente discutere se ristrutturarlo o demolirlo ma il problema resta soprattutto finanziario e non progettuale”.