Tonino Gentile: “Un paese che costruisce il suo futuro sulla morte… non ha futuro!”

L’INTERVISTA

“L’Amministrazione ha deciso di cedere la sovranità del cittadino” 

 

di Ambrogio Giacovelli

 


Ciao Tonino e grazie per questa intervista. Cominciamo con una domanda spinosa: ai cittadini sono arrivate cartelle IMU e TARI che richiedono alcuni accertamenti. La cittadinanza è in subbuglio. 

“Diciamo che si poteva agire meglio, ma ho il sentore che sia stata una cosa voluta. Quando si hanno dubbi riguardo un’entrata economica si manda un avviso di conciliazione. Invece con un avviso di pagamento la procedura di riscossione parte effettivamente e, se non viene esatta, la palla passa ad Equitalia. Penso che questa situazione sia stata studiata appositamente, e messa in piedi in tutta fretta, per gonfiare il bilancio. Il caos che ne segue è presto spiegato: spesso il catasto non è aggiornato, né allineato, e causa ai cittadini disagi economici. Possibile che nel terzo millennio non sia ancora possibile tracciare i beni immobili tramite le particelle e non tramite i proprietari? Come può una ditta specializzata disturbare centinaia e centinaia di abitanti, chiedendo loro di dimostrare di non essere proprietari di particelle attribuite? Qui si sta perseguendo il cittadino”.

Consiglio Comunale: scoppia la bomba Cimitero. 
“Noi Consiglieri Comunali siamo venuti a conoscenza di questo provvedimento (definito ‘urgente’) da pochissimo. Tempo fa sono state convocate commissioni propedeutiche per sistemare il regolamento cimiteriale del Comune e la carta dei servizi del cittadino, in modo che qualsiasi ditta interessata ad un progetto finanziario avrebbe dovuto attenersi a quelle norme. Era un modo per tutelare i locorotondesi. Oggi ci troviamo di fronte ad una scelta politica che ha ceduto la sovranità demaniale dei cittadini ad un privato. Per di più con carattere d’urgenza piuttosto dubbio, poiché il proponente ha modificato il progetto iniziale e la procedura dovrebbe ripartire da capo. I documenti sono alquanto ingarbugliati in questo frangente, anche sul lato procedurale. Fino al 24 dicembre noi avevamo dato disponibilità per mettere in sicurezza sia il regolamento cimiteriale che la carta dei servizi, ma nel frattempo è stato convocato questo Consiglio Comunale, nel quale è stata approvata la variante al progetto iniziale del Cimitero. Se tale progetto era immodificabile (e il Sindaco non si è fatto garante di queste variazioni) per quale motivo bisognerebbe approvarne la variante? Sono del parere che si stia iniziando un procedimento confusionario che porterà scompensi economici nel presente e nel futuro”.

Hai parlato di confusione. Siamo qui per fare chiarezza: perché quanto deciso non è vantaggioso per Locorotondo?
“Questo è lo specchio della situazione italiana. Chi comanda è il capitale e la politica non conta più nulla. Che la ditta voglia fare un affare è più che legittimo. La politica deve però cercare di portare a casa il miglior risultato danneggiando meno possibile il cittadino. Se in cambio di una concessione di 25 anni ricevo 50 loculi, ma anche manutenzione e ammodernamento del vecchio Cimitero… queste voci sono effettivamente quantificabili? La scelta politica noi l’avevamo indicata nel programma di Porta Nuova: la quantificazione dei benefici la si poteva fare con un mutuo 30ennale ben pianificato e vendendo i suoli privatamente ai locorotondesi, così da non perdere la sovranità demaniale di un bene che la gente ritiene sacro. Mesi fa avevamo chiesto ai cittadini, attraverso una consultazione popolare, quale fosse il loro pensiero. 2150 persone hanno espresso la propria opinione. Io c’ero dietro i banchetti e ho ascoltato la loro voce: non dava fastidio solo il forno crematorio, ma l’idea che il Cimitero non sarebbe stato più un luogo pubblico. Stiamo svendendo il demanio pubblico ai privati. E’ una scelta politica che si addice a questa maggioranza”.

Per quanto riguarda l’interpellanza sul trasporto pubblico dei bambini?
“Non mi permetto di entrare nei dettagli di questa questione. Se sono un Amministratore accurato devo sapere che ci sono delle scadenze. Non so effettivamente se sia più colpa della struttura o della politica, non voglio entrare in questo confine”.

Una raccolta rifiuti meglio regolamentata in campagna è stato sempre un tuo cavallo di battaglia. Ora che si va verso il porta a porta cosa ti senti di dire? 
“Non sposto di una virgola il mio pensiero. Il progetto è stato pensato male, eseguito male e non corretto nei tempi utili. Non è nemmeno colpa della ditta, che si sta attenendo a quanto c’è nero su bianco. L’agro fin dal principio andava trattato con una forte premialità (sconti sulla tassa dei rifiuti) a fronte di un servizio che inevitabilmente sarebbe stato inferiore rispetto a quello della città. Lavarsi la coscienza ora con la raccolta porta a porta non serve a nulla. Il Comune deve fare chiarezza sulle spese che deve sostenere un territorio che non è urbano e che non ha la densità abitativa compatibile con le entrate delle casse comunali”.

Tastando il polso, secondo te i cittadini come la prenderanno? 
“La cartina tornasole sarà un pagamento identico a fronte di un servizio mutato in peggio. Assistiamo a Consigli Comunali che non vengono più trasmessi in TV, non ci sono manifesti riportanti quando si terrà il Consiglio. Meno male che almeno la carta stampata fa informazione, altrimenti saremmo a zero, e io non penso che Facebook possa fare da passaparola a tutte le persone che hanno 50-60 anni. Stiamo oscurando l’informazione ad una fascia d’età, che è quella che paga”.

Tonino, grazie per la tua disponibilità. 
“Permettimi di concludere. Dopo due anni di Amministrazione quello del Cimitero è l’unico argomento strategico programmatico che la maggioranza ha portato in Consiglio Comunale. Un paese che costruisce il proprio futuro sulla morte, non ha futuro!”.

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