Uniti nel “giornalettismo”: viva il direttore di Paese Vivrai!
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Hanno ragione da vendere da Locorotondo News: il sindaco ha tutto il diritto di criticare un articolo e la linea editoriale di un giornale, ma occorre avere un certo rispetto…
Ci risiamo… ieri mattina il sindaco di Locorotondo, Tommaso Scatigna, ha riproposto dal suo account Facebook il consueto j’accuse alla carta stampata cittadina. Si tratta, ormai, di un rituale quasi ciclico che si rinnova a pochi giorni dall’uscita dei mensili periodici.
In maniera franca, come Agorà, possiamo dire che in questi anni abbiamo imparato a conoscere il sindaco, criticarlo su progetti che non ci hanno convinto – uno su tutti, la privatizzazione del cimitero comunale – ma anche dare atto, come è giusto che sia, dei risultati che questa comunità ha ottenuto: poi rispettabilmente ognuno può pensare un po’ quel che vuole… Ma in tutta questa storia il tallone d’Achille del primo cittadino è la poca tolleranza alla critica. Oddio, a chi garba? A nessuno, ma fa parte di una disamina giornalistica legittima. D’altro canto la capacità di un bravo politico – ed egli quando vuole sa esserlo – o giornalista (siamo tutti sulla stessa barca; è il castigo di chi si espone) è quella di saperne cogliere gli aspetti propositivi.
Chiarito questo punto, ieri si è oggettivamente andati oltre. Analizziamo il post del sindaco: «Il solito “giornaletto” giallino.. che mi attacca personalmente ad ogni uscita, denigrando la mia persona ed il mio operato, ultimamente parla delle mie “mire carrieristiche” in politica. Voglio ricordare a questi “signori”, che rappresentano una specifica parte di quel centro sinistra che ha solamente PRESO dai cittadini senza mai DARE… che ne voglio 100 (politicamente parlando) di loro tutti messi insieme!!! E questo ormai è ampiamente riconosciuto da tantissimi….oltre che abbastanza evidente! Pertanto continuate pure ad offendere, a demonizzarmi. Intanto LOCOROTONDO cresce sempre di più e di certo non grazie a voi».
Va be’… hanno ragione da vendere da Locorotondo News: il sindaco ha tutto il diritto di criticare un articolo e la linea editoriale di un giornale, ma occorre avere un certo rispetto. Ora che da Paese Vivrai – un abbraccio al direttore Valerio Convertini – attacchino sul piano personale, per noi è un qualcosa che non ci risulta. Hanno una linea editoriale legittima. Stop.
Ah già, caro sindaco, non occorreva precisare l’indirizzo dell’invettiva citando il colore “giallino”: quando si parla di “giornaletti” che siano gialli, bianchi o editi dal consigliere capogruppo di maggioranza Paolo Giacovelli (nulla contro di lui e lo sa bene) si fa un’offesa al lavoro di tutte le testate. É una roba – ho già avuto modo di dirglielo – che non va assolutamente bene.
Altro punto: non sarebbe stato più bello scrivere “Caro Paese Vivrai, ho letto i tuoi articoli e non li condivido per questa ragione…” entrando nel merito della questione? Suvvia…
Come sindaco, ha il dovere di guidare la comunità, quindi promuovere il rispetto tra le parti. Non è retorica o altra roba lagnosa, ma se tutti si esponessero così vi sarebbe il far west ed un clima, purtroppo, estremamente incattivito. Noi sinceramente, tutto vorremmo tranne questo. A proposito, se non è il primo cittadino a farlo, a questo punto – perdonatemi – è anche la comunità, intesa come tale, che deve dare dei segnali. E’ doveroso farlo presente.
Ma in tutta questa storia come se non bastasse, ci si è messo pure il classico hater (odiatore) dei social: il classico frustato che si sfoga su Facebook. Con queste sublimi parole ha commentato il disgraziato post: “Si ammazzassero in una camera a gas sti quattro pidocchi…”. Uh che grazia sopraffina… un gentiluomo. Ora, noi su queste dichiarazioni scriviamo poco… anzi nulla: si commentano da sole.
Il sindaco non è che dovrebbe prendere le distanze da quelle dichiarazioni… no, c’è un piccolo equivoco di fondo: deve. E se proprio dobbiamo dirla tutta, anche gli esponenti di questa maggioranza dovrebbero farlo: il rispetto personale è al primo posto. Sempre.
Anche noi, come Locorotondo News, piuttosto mandiamo un abbraccio a Paese Vivrai e al direttore Valerio Convertini.
Antonello Pentassuglia