Locorotondo. L’UNITALSI presenta #osandoinsieme
IL PROGETTO
Giovedì 20 dicembre il Concerto di Natale e la presentazione del progetto “Alzatevi, non temete!”
Giovedì 20 dicembre, alle ore 21.00 presso l’Auditorium “Boccardi” a Locorotondo, l’UNITALSI presenta ufficialmente il progetto “Alzatevi e non temete” per la creazione di una casa famiglia per persone con disabilità al piano inferiore de “La C.A.S.A. delle Abilità Speciali Giovanni Paolo II”.
La serata dal titolo #osandoinsieme, che è proprio il nome scelto per la campagna di promozione del progetto, vedrà l’esecuzione di un concerto di Natale a cura dei maestri speciali della compagnia di “Orchestrabile”, con la generosa partecipazione del Piccolo Coro dell’Unitalsi Junior, di Teresa Cecere, di Silvana Topin & Francesco Curri e con l’esibizione del musicista e compositore Camillo Pace.
Una serata evento magica a cui i soci unitalsiani e gli abitanti de “La C.A.S.A.” invitano, quanti vorranno conoscere meglio questo progetto e sostenerlo, a partecipare per condividere con loro l’avvio di questo nuovo sogno augurando che ciascuno se ne faccia promotore.
Progetto “Alzatevi e non temete”. Cosa è? E’ il progetto di riqualificazione del piano inferiore della ex scuola dell‘infanzia “Solferino”, per favorire la nascita di un “Dopo di noi”.
Nello specifico i soci dell’Unitalsi, insieme all’equipe socio educativa e agli abitanti del centro polivalente “La C.A.S.A. delle Abilità Speciali Giovanni Paolo II” con le rispettive famiglie, intendono realizzare una Casa Famiglia così suddivisa: un’ala dedicata ad un “Gruppo Appartamento” per 5 persone che condividano una esperienza di sviluppo delle autonomie in attuazione della legge regionale di recente emanazione sul “Dopo di noi”; un’ala dedicata alla “Comunità Socio Riabilitativa” per 10 persone a maggior carattere assistenziale; un’Aula Magna a servizio dell‘associazione e di tutta la comunità; una Piscina riabilitativa nel cuore della C.A.S.A. .
A chi e’ destinato? Il progetto “Alzatevi e non temete” è destinato a quelle persone con disabilità che hanno nuclei familiari “fragili” in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno familiare.