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Ateratletica Locorotondo. Intervista al presidente Marco Rubino

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Adesso è una realtà nazionale dell’atletica leggera. Il presidente: “Il nostro obiettivo? Continuare a divertirci”










 

 

 

di Orazio Perillo

 

Presidente, innanzitutto la ringraziamo per la disponibilità. L’Alteratletica da qualche anno è a tutti gli effetti una realtà affermatasi nel panorama nazionale dell’atletica leggera…

“Si, e siamo davvero orgogliosi di questo. Ormai da anni la nostra società viene insignita di diversi riconoscimenti, non ultimo quello attribuitoci dalla FIDAL Puglia come società sportiva dell’anno 2017. Di fatto attualmente rappresentiamo la Puglia nell’atletica nazionale e siamo una delle poche squadre del centro sud che partecipa a categorie importanti”.

Dopo il 3^ posto nella finale A Argento, quali i prossimi obiettivi sportivi per la vostra società?

“Il 3^ posto nella finale A Argento è stato un grande successo, se consideriamo che abbiamo messo alle spalle società più blasonate ed economicamente più forti di noi. Questo sta a significare che siamo fra le prime 24 squadre nazionali. Se riusciamo a confermare questo punteggio, parteciperemo alla finale A Oro, che stiamo inseguendo da tempo. E questo significherebbe entrare fra le prime 12 squadre dell’intera nazione”.

Quanti atleti e tecnici vanta attualmente la vostra società sportiva?

“Attualmente la nostra squadra è composta da circa 110 atleti, che provengono da diverse zone della Puglia, e 15 tecnici, oltre che da 8 dirigenti. Ricordo che noi promuoviamo l’attività sportiva nel settore giovanile e in quello assoluto femminile”.

Oltre al risultato finale, quanto è importante per l’Alteratletica Locorotondo riuscire a trasmettere la cultura sportiva ai propri atleti?

“È fondamentale! Noi abbiamo una caratteristica: le nostre atlete non vengono da noi per motivi economici e non sono oggetto di trattative di mercato, ma fanno parte della nostra squadra per una loro precisa scelta. Per questo ci possiamo considerare una vera e propria famiglia sportiva. Io lo dico sempre alle ragazze: la cosa più importante è divertirsi, i risultati poi vengono di conseguenza. Se si mettono passione, allenamento e sacrificio prima o poi arrivano”.

Diventando una realtà nazionale, ipotizziamo siano aumentate per la società anche le difficoltà gestionali oltre che le necessità in termini di risorse economiche. Quali le risposte che le Istituzioni Pubbliche ma anche il mondo imprenditoriale stanno dando alla vostra attività?

“A volte abbiamo la sensazione che non tutti, sia nel pubblico che nel privato, riescano a capire l’importanza del percorso che abbiamo intrapreso. Approfitto per ringraziare pubblicamente i nostri sponsor, fra cui la BCC di Locorotondo e la Guarini srl che ci sostengono da anni. Con il Comune di Locorotondo abbiamo lottato tanto in passato per essere paragonati al calcio, perché spesso discriminati in termini di attenzione e considerazione. Sicuramente non è semplice competere a certi livelli per una compagine come la nostra”.

Alla base di ogni successo per una società sportiva vi è sicuramente una particolare attenzione ai giovani. Quest’anno l’Alteratletica ha avviato una collaborazione con l’Istituto Comprensivo Marconi – Oliva. Di cosa si tratta?

“Il settore giovanile è fondamentale! È partito un progetto con l’Istituto Comprensivo Marconi Oliva che ha come obiettivo quello di promuovere l’attività sportiva per i bambini. Attraverso questa iniziativa, in cui la nostra società è capofila, diamo la possibilità ai ragazzi, che non possono partecipare alle colonie estive, di svolgere attività sportiva, non necessariamente l’atletica leggera. Il nostro obiettivo è proprio quello di aiutare i ragazzi a praticare sano sport e trasmetter loro la cultura sportiva. Questo è il primo anno ma speriamo che l’iniziativa possa essere replicata in futuro”.

E a proposito di settore giovanile, quanto è importante creare una rete di società sportive per non disperdere potenziali talenti?

“Costruire una rete di società è importante! Da anni collaboriamo con diverse società pugliesi che sostanzialmente sono diventate delle nostre società satellite. I principali vivai sono l’Atletica 2010 di Barletta, l’Atletica Grottaglie e l’Atletica PILA di Bari. Mentre a Brindisi, presso il campo scuola Masseriola, operiamo direttamente con un nostro tecnico che segue circa 20 giovanissime ragazze. Ovviamente, grazie ai risultati conseguiti e la notorietà acquisita, per tutte le atlete che passano dal settore giovanile al settore assoluto, siamo un importante punto di riferimento per chi vuol fare atletica ad un certo livello”.

Dove vuole arrivare l’Alterateltica?

“Sarebbe bello eguagliare quanto fatto fino ad ora, perché significherebbe disputare la finale A Oro. In ogni caso l’obiettivo deve essere quello di continuarci a divertire. Quando i giovani praticano sport, non solo non si sottrae tempo allo studio, ma anzi può essere d’aiuto per la loro crescita personale e professionale. Ne sono esempio le tante nostre atlete divenute professioniste anche nel loro lavoro. Quando mi chiedono quale sia il segreto dell’Alteratletica, io rispondo il segreto di Pulcinella. Siamo degli atleti, che si divertono a fare atletica. Tutti i nostri sacrifici vengono ammortizzati dal fatto che ci si diverte. È bello vedere il sorriso di una bambina che cresce e che ha messo tutta se stessa in una competizione, qualsiasi sia poi il risultato finale. Dobbiamo continuare nella missione di creare atleti, divertendoci, con l’obiettivo di aiutare i giovani a salire prima di tutto sul podio della vita”.

 

 

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