Calcio a 5, Nicola Felice: “Il fallimento del Futsal si poteva evitare”

L’INTERVISTA

Il presidente del Football Five Locorotondo “a tutto campo” dopo la mancata iscrizione al campionato nazionale di serie B

 

di Orazio Perillo

e Paolo Palmisano

 

Presidente, il sogno è finito. Si poteva evitare questo triste epilogo?

“Si, si poteva evitare. E lo dico assumendomi anche le mie responsabilità. Disputare un campionato di Serie B è un’avventura bella ma allo stesso tempo molto onerosa, basti pensare alle lunghe trasferte a cui bisogna far fronte. Per questo avevamo chiesto un aiuto economico all’amministrazione comunale per l’utilizzo dei due Palazzetti dello sport, quello di Martina Franca per disputare le partite di campionato e quello di Cisternino per il resto degli allenamenti e le partite dell’Under 19. Ce lo imponevano le regole federali. Sono stato invitato dal Sindaco e dall’Assessore allo Sport circa due mesi fa ad una riunione di maggioranza per spiegare quali fossero le nostre problematiche e nell’occasione ho illustrato anche una stima dei costi delle strutture. Come concordato, attendevo una risposta nel giro di pochi giorni, avendo chiarito che senza un sforzo dell’amministrazione non sarei andato avanti”.

Ha manifestato anche pubblicamente le sue criticità nei confronti dell’amministrazione comunale. Si è sentito abbandonato?

“Dopo due mesi non avendo ricevuto nessuna risposta e a seguito di ripetuti solleciti, ho deciso di rendere pubblico questo modo scorretto di comportarsi. Dopo le mie forti prese di posizione sui social e alcuni articoli sui giornali, in città non si parlava d’altro che della concreta possibilità di non iscriversi, considerato anche che alcuni nostri tesserati si stavano accasando altrove. Soltanto allora sentendosi, forse sotto attacco, i nostri amministratori si sono inventati “il giochino politico del mese”, cioè quello di convocarmi per una soluzione alle 12:00 del 19 Luglio, ovvero l’ultimo giorno utile per l’iscrizione. Ma occorrevano garanzie bancarie (fra cui una fideiussione) e la certezza della struttura (a cui non si era provveduto prima). Chiaramente adempimenti non eseguibili l’ultimo giorno! In quell’incontro mi fu detto che l’amministrazione si sarebbe potuta accollare soltanto il costo della struttura di Cisternino e non la spesa maggiore, quella per il palazzetto di Martina Franca. Evidentemente per qualcuno il Futsal è considerato uno sport minore che non merita la stessa considerazione del calcio a 11, foraggiato da questa e dalle precedenti amministrazioni. Peccato, perché avremmo portato il nome di Locorotondo anche fuori regione. Lo sport può costituire un importante veicolo anche per fare pubblicità al nostro paese”.

Oltre alla questione struttura, si è parlato anche di problemi relativi alla mancata conferma di alcune sponsorizzazioni…

“È stato un altro dei motivi che mi hanno indotto a non iscrivere la squadra! Alcuni di questi mi erano stati promessi dall’amministrazione comunale ma non sono mai arrivati. Altri invece, spinti sempre dai nostri amministratori pubblici, hanno un contenzioso aperto verso la nostra società non avendo ottemperato agli impegni economici, nonostante regolari contratti di sponsorizzazione. Ma su questo non ci arrendiamo e se sarà necessario agiremo per vie legali”.

Di tutta questa vicenda cosa le fa più male?

“Sicuramente la delusione sul volto dei tifosi che tanto si erano affezionati alla nostra realtà; quella degli atleti che, dopo aver compiuto l’impresa di vincere la C1, hanno sperato fino alla fine di poter disputare con noi la serie B. Poi c’è la delusione personale e quella dei dirigenti, dopo anni di sacrifici non soltanto economici, ma anche di tempo sottratto alle nostre famiglie. Dispiace per il nostro settore giovanile: avevamo costituito l’Under 18 che già nel primo anno era riuscita a raggiungere il podio. Sono i campioncini del futuro e di questi gran parte sono locorotondesi. Soltanto questo doveva stimolare chi ci governa a starci più vicini”.

Le sono state riconosciuti grande coraggio e passione per questi anni di sacrifici e successi. Rifarebbe tutto?

“Quello che siamo riusciti a fare in questi anni sicuramente è frutto di passione e coraggio, ma è anche il risultato di investimenti notevoli. Ne approfitto per ringraziare gli sponsor, quelli che ci hanno sempre sostenuto, senza i quali nulla sarebbe stato possibile: vorrei ricordare che lo scorso campionato ci è costato all’incirca 100.000 euro. Se mi chiedete se rifarei tutto, vi rispondo di si. Forse l’unica cosa che cambierei è il mio atteggiamento verso gli altri! Ad esempio non mi fiderei più delle promesse, in primis di quelle dei nostri politici, specie se fatte in campagna elettorale…”.

Ci potrebbe essere ancora spazio in futuro per un nuovo corso del calcio a 5 a Locorotondo?

“Quando viene a mancare l’entusiasmo per quello che definisco un vero e proprio “fallimento sportivo”, la delusione è tanta da non voler sentir più parlare nemmeno del passato. Spero che in futuro la stessa passione che ha travolto me e gli altri miei due amici di viaggio possa travolgere qualcun’altro. Mi auguro di rivedere una squadra della nostra città ad alti livelli, ma sarà necessario risolvere il problema del palazzetto: avere le strutture è la base per cominciare una nuova avventura. Il mio sogno è quello di veder realizzata una struttura polivalente a Locorotondo, ma se non avremo amministratori pubblici che riconoscano l’importanza anche sociale dello sport, difficilmente questo potrà accadere”.

Agorà Blog

Blog e mensile cartaceo dei trulli e delle cummerse di Locorotondo. Ci occupiamo di attualità, politica, società e tanto altro...

Lascia un commento