Volley Club Locorotondo, si punta sui giovani!
SPORT
Intervista al responsabile del settore giovanile della società Luca Savino
di Orazio Perillo
Luca, il Volley Club è ormai una realtà storica di Locorotondo. Quale il segreto di tanta longevità?
“Sicuramente la tenacia e la determinazione del gruppo dirigente, con il presidente Leo Savino che ci coordina e tutto il team composto da storici appassionati di volley, sono stati e restano fondamentali per la nostra società. Operiamo da ormai 30 anni e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi. Stagione dopo stagione abbiamo definito gli obiettivi, programmandoli in funzione delle disponibilità economiche e strutturali”.
Fino alla scorsa stagione il Volley Club Locorotondo ha militato nel campionato nazionale di Serie B. Come mai si è ripartiti dai campionati provinciali?
“Si, dalla stagione in corso siamo ripartiti dalla Prima Divisione maschile che è un campionato provinciale. Purtroppo competere in serie B con realtà importanti non è semplice. Per noi non lo è stato nelle ultime stagioni, specie con la creazione del girone unico di Serie B. Le difficoltà in realtà non sono state di natura dirigenziale, perché in società abbiamo la fortuna di contare su gente appassionata e competente, quanto di tipo economico. È difficile per una realtà piccola come la nostra reggere il confronto con piazze storiche della pallavolo, per lo più in un campionato nazionale. Negli ultimi anni avevamo fatto la scelta di legarci alla Materdomini Castellana per mantenere il titolo sportivo e per dare la possibilità ai nostri ragazzi di avere una prospettiva di crescita in una realtà importante del volley pugliese e nazionale. Ne è un esempio il percorso del giovane Mario Manginelli, che nella scors
a stagione militava con noi e che oggi si trova a disputare il campionato di A2 proprio con la Materdomini”.
L’attenzione ai giovani appunto. In che modo cercate di avvicinare i più giovani ed in particolare i più piccoli a questo sport?
“Il nostro obiettivo è quello di implementare il settore giovanile: abbiamo organizzato dei corsi di minivolley e con la collaborazione di altre associazioni sportive abbiamo dato vita ad una serie di progetti con le scuole. L’intenzione è proprio quella di puntare sul settore giovanile perché è il motore della nostra realtà”.
Quanto è difficile fare sport facendo i conti con la carenza di strutture sportive adeguate?
“È sicuramente più complicato! A causa dell’assenza di strutture sportive in passato ci siamo visti costretti a bloccare il settore giovanile. Negli ultimi anni, grazie anche alla collaborazione della Federazione che è intervenuta per adeguare le strutture, abbiamo ottenuto la disponibilità della palestra dell’Istituto Agrario Basile-Caramia e successivamente anche di quella dell’Istituto Comprensivo Marconi-Oliva”.
Quali gli obiettivi per il futuro?
“Come ho già detto prima, programmeremo stagione dopo stagione, fissando degli obiettivi. Ma non vogliamo assolutamente dimenticare quello che è stato fatto in passato perché per noi è motivo di grande orgoglio”.
“Sicuramente la tenacia e la determinazione del gruppo dirigente, con il presidente Leo Savino che ci coordina e tutto il team composto da storici appassionati di volley, sono stati e restano fondamentali per la nostra società. Operiamo da ormai 30 anni e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi. Stagione dopo stagione abbiamo definito gli obiettivi, programmandoli in funzione delle disponibilità economiche e strutturali”.
Fino alla scorsa stagione il Volley Club Locorotondo ha militato nel campionato nazionale di Serie B. Come mai si è ripartiti dai campionati provinciali?
“Si, dalla stagione in corso siamo ripartiti dalla Prima Divisione maschile che è un campionato provinciale. Purtroppo competere in serie B con realtà importanti non è semplice. Per noi non lo è stato nelle ultime stagioni, specie con la creazione del girone unico di Serie B. Le difficoltà in realtà non sono state di natura dirigenziale, perché in società abbiamo la fortuna di contare su gente appassionata e competente, quanto di tipo economico. È difficile per una realtà piccola come la nostra reggere il confronto con piazze storiche della pallavolo, per lo più in un campionato nazionale. Negli ultimi anni avevamo fatto la scelta di legarci alla Materdomini Castellana per mantenere il titolo sportivo e per dare la possibilità ai nostri ragazzi di avere una prospettiva di crescita in una realtà importante del volley pugliese e nazionale. Ne è un esempio il percorso del giovane Mario Manginelli, che nella scors

L’attenzione ai giovani appunto. In che modo cercate di avvicinare i più giovani ed in particolare i più piccoli a questo sport?
“Il nostro obiettivo è quello di implementare il settore giovanile: abbiamo organizzato dei corsi di minivolley e con la collaborazione di altre associazioni sportive abbiamo dato vita ad una serie di progetti con le scuole. L’intenzione è proprio quella di puntare sul settore giovanile perché è il motore della nostra realtà”.
Quanto è difficile fare sport facendo i conti con la carenza di strutture sportive adeguate?
“È sicuramente più complicato! A causa dell’assenza di strutture sportive in passato ci siamo visti costretti a bloccare il settore giovanile. Negli ultimi anni, grazie anche alla collaborazione della Federazione che è intervenuta per adeguare le strutture, abbiamo ottenuto la disponibilità della palestra dell’Istituto Agrario Basile-Caramia e successivamente anche di quella dell’Istituto Comprensivo Marconi-Oliva”.
Quali gli obiettivi per il futuro?
“Come ho già detto prima, programmeremo stagione dopo stagione, fissando degli obiettivi. Ma non vogliamo assolutamente dimenticare quello che è stato fatto in passato perché per noi è motivo di grande orgoglio”.