Bilancio consuntivo approvato, ma vanno sbloccati i fondi Covid non spesi
POLITICA
Locorotondo. “Il bilancio consuntivo 2021 – dichiara De Giuseppe – che si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 14.218.932,72 euro”
di Antonello Pentassuglia
Un Consiglio Comunale in cui è stato affrontato in larga scala l’aspetto finanziario del Comune di Locorotondo. L’assise si è riunita lo scorso 28 maggio. Fra gli ordini del giorno l’approvazione del Bilancio Consuntivo (rendiconto di gestione) per l’esercizio 2021.
A relazionare l’odg il consigliere comunale Michele De Giuseppe – con incarico alle Risorse Economiche, Finanziarie ed Umane (Bilancio) – che ha rammentato la mancata proroga dei termini di scadenza al 31 maggio, da parte del Ministero, nonostante gli appelli dell’Anci. Tuttavia lo schema di rendiconto dell’ente comunale è stato approvato con delibera del 30 aprile 2021, ragion per cui è stato possibile portare l’approvazione del Rendiconto al 28 maggio 2022.
«Si forniscono alcuni dati riassuntivi del bilancio consuntivo 2021 – dichiara De Giuseppe – che si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 14.218.932,72 euro. La gestione finanziaria ha evidenziato riscossioni complessive per euro 12.059.586,65 e pagamenti complessivi per euro 10.999.686,67. Di conseguenza, il fondo cassa, che al 1° gennaio 2021 risultava di euro 7.650.049,62, è passato a fine esercizio a euro 8.709.946,60. A tale risultato si aggiungono i residui attivi per euro 9.390.307,66 e i residui passivi, che vengono detratti, per euro 394,710,02 nonché il fondo pluriennale vincolato per spese correnti, anch’esso che viene detratto, di euro 425.712,70 e il fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale di euro 360.298,82, che anch’esso viene detratto. Ne deriva pertanto un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2021 di euro 14.218.932,72».
Dall’opposizione la consigliera Marianna Cardone, capogruppo di INNOVA, ha ribadito la necessità di caricamento degli atti nel fascicolo informatico (portale da cui i consiglieri possono prendere visione) in maniera più rapida, per un maggior tempo di analisi. Si tratta di una questione che ciclicamente torna in auge.
Mentre dall’analisi della collega, sempre di INNOVA, Grazia Ruggiero si fa riferimento a due questione spinose: gli introiti non riscossi da parte dell’ente ed i ristori dai cosiddetti fondi Covid, vincolati, non elargiti a varie attività economiche.
«Occorre intervenire in maniera organica, efficiente e decisa sulle questioni dell’evasione – evidenzia la cons. Ruggiero – oltre al fatto che forse è arrivato il momento che gli accertamenti riguardanti i residui tributari debbano essere verificati anno per anno». Per quanto concerne i ristori non elargiti, la consigliera ha sviscerato alcune cifre: 446.701 euro di complessivi fondi pervenuti; di cui 137.315 euro riferiti al fondo agevolazione Tari per le attività chiuse. Spostando l’attenzione sul Sociale, per verificare l’eventuale spesa di risorse vincolate Covid, fari accesi sui 31.851 euro per i centri estivi e socio-educativi, 165.334 euro per i canoni e le utenze domestiche per situazioni di oggettivo disagio economico, 109.774 euro inoltre per la “solidarietà alimentare”. A tal proposito sono state richieste delle delucidazioni all’assessore ai Servizi Sociali, Paolo Giacovelli. «Per noi – prosegue la cons. Ruggiero – questo è un dato abbastanza grave, perché sappiamo benissimo quella che è la situazione del sociale che si è venuta a verificare in concomitanza a questa, purtroppo, grave situazione del Covid, che ci auguriamo di lasciare alle spalle. Non aver utilizzato queste somme ci fa interrogare sul fatto che, evidentemente, il sistema per erogare questi contributi non era all’altezza della situazione… Non possiamo ogni volta scaricare la questione sulla comunicazione…». Chiaro il riferimento della consigliera alle agevolazioni TARI, nei mesi scorsi non adeguatamente comunicate ai tanti nuclei familiari aventi diritto. Come peraltro ammesso dalla stessa Amministrazione, con l’impegno di porre rimedio. Ma giungono le risposte dall’ass. Giacovelli. Per quanto concerne i 31.850 euro, sono stati elargiti alle cooperative; mentre per i circa 110 mila euro per la “solidarietà alimentare” così dichiara l’ass. ai Servizi Sociali: «Ci sono dei residui riguardo ai buoni spesa che sono stati erogati. Mancano tipo 4.000 o 5.000 euro».
In merito ai 165.334 euro per i canoni e le utenze domestiche per situazioni di oggettivo disagio economico, l’ass. Giacovelli ha fatto presente che vi sarà un bando attinente le utenze luce e gas. Quindi si tratta di risorse effettivamente ancora non spese dal Comune.
Concetto ribadito dal consigliere De Giuseppe, soffermatosi sui mancati introiti dell’ente: «In quella che è la linea di correttezza amministrativa che il Comune ha sempre avuto nei confronti dei contribuenti, porteremo a casa i risultati, ma soprattutto quelle risorse che dovremo mettere sul piatto per rilanciare l’economia e la qualità della vita dei cittadini di questo paese». In merito alle risorse del Fondone Covid, non ancora utilizzate, De Giuseppe ha ribadito il fatto che siano somme vincolate e che in parte andranno ad abbassare la Tari. Come peraltro emerso nell’approvazione delle tariffe dello scorso 30 aprile.
È il turno del consigliere comunale Fabio Lotito. Nella sua disamina, l’esponente del M5S rivolge la sua attenzione ai problemi atavici dell’ente: numero di funzionari sottorganico, sistema informatico obsoleto, oltre alla gestione dei contenziosi. Ma il principale riferimento del con. Lotito è legato alla carente capacità di spesa dei finanziamenti, basti pensare a quello perso di oltre 4 milioni per la scuola Oliva. «Lo abbiamo visto in tante altre occasioni nella incapacità di studiare anche dei bandi e di crearne ad hoc per spendere i fondi che sono stati anche stanziati in maniera importante in questi anni». Mentre per quanto concerne i servizi sociali, fari puntati sugli oltre 160 mila euro dal Fondone Covid non spesi. Fra gli aspetti invece positivi il cambio di passo sull’informazione, specie sul tema Tari.
Per la maggioranza dichiarazione di voto da parte del capogruppo Donato Pinto, con un plauso alla relazione del cons. De Giuseppe in cui si attesta la quadratura dei conti, ma d’altro canto anch’egli sottolinea la necessità di sbloccare le risorse vincolate. Dal punto di vista informatico, accolta la richiesta delle opposizioni di modernizzare il sistema specie nella rilevazione dei tributi incassati e non.
Il Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2021 viene quindi approvato con i 10 voti favorevoli della maggioranza e 3 contrari dell’opposizione.
[Articolo pubblicato sulla rivista Agorà, numero Giugno 2022]