C’è l’ufficialità: Scatigna si dimette da sindaco di Locorotondo

POLITICA

Il primo cittadino dimissionario: “Ringrazio la mia maggioranza, i dipendenti comunali tutti, le opposizioni, i miei concittadini, la stampa”. A settembre elezioni comunali, oltre che regionali…

 

Era nell’aria da diversi giorni. Anzi, a dirla tutta, ne eravamo al corrente da 48 ore a questa parte per diretta ammissione del primo cittadino di Locorotondo. Poi nella serata di ieri la dichiarazione a mezzo social: “l’ultima sera da sindaco…” Tommaso Scatigna pochi istanti fa ha comunicato di aver rassegnato le dimissioni da primo cittadino.

Lo ha reso noto in un post pubblicato pochi minuti fa: “Il giorno è arrivato. Ho rassegnato le dimissioni da Sindaco. Consento al mio paese di andare al voto a settembre. Inizio una nuova avventura. Ringrazio la mia maggioranza. Ringrazio i dipendenti comunali tutti. Ringrazio le opposizioni. Ringrazio i miei concittadini. Ringrazio la stampa. Infine ringrazio la mia famiglia, con la quale mi scuso per tutto il tempo e l’affetto che ho loro sottratto in questi anni. Auguro a Locorotondo ed a ciascuno di voi ogni bene. Con il cuore! Ad maiora. Grazie ancora a TUTTI!” – ha dichiarato il primo cittadino in un intervento di congedo politico e istituzionale.

Ricordiamo che Tommaso Scatigna, prossimo candidato al Consiglio Regionale della Puglia, ha dovuto dimettersi proprio per la cosiddetta ineleggibilità prevista nella legge regionale. Adesso non rimane che attendere il trascorrere dei 20 giorni, per la loro efficacia ed irrevocabilità.

Come scritto nel precedente approfondimento (clicca qui), la deadline era il 7 luglio (come previsto dalla disposizione del dl elezioni) per consentire alla comunità di Locorotondo di andare alle urne in un election day con elezioni comunali in concomitanza alle regionali.

Accelerando però le dimissioni al 26 giugno, è chiaro come il suo intento sia quello di rendere certo il voto anticipato, facendo sì che la permanenza a Locorotondo del commissario prefettizio sia di breve durata. Inoltre, altra ragione da tenere a mente, il tentativo di sbaragliare i competitors così da favorire un passaggio di consegne con Vito Speciale, erede designato. Lega permettendo. A proposito, stando alle ultime indiscrezioni vi sarebbe stato un accordo ultimo con le parti in causa.

Resta l’enigma delle componenti civiche e moderate: possono accettare una giunta futura guidata dall’asse Fratelli d’Italia-Lega? Questo è il quesito ridondante; a tal proposito,  importanti saranno le decisioni dell’uscente vicesindaco Smaltino (storicamente vicino a Donato Pentassuglia, ma un anno fa sostenne anche Fitto all’Europarlamento) e l’ass. Rossella Pulli. Quest’ultima, non ha mai fatto prove di forza all’interno della maggioranza. Le ragioni possono essere tante, ma ne citiamo un paio a nostro avviso: il rispetto verso i suoi tanti elettori, oltre che all’impegno preso in origine di mandato e da portare a termine.

Un approccio alla politica, quello della Pulli, ponderato e di cui aver particolare riguardo. Adesso però le dinamiche sono destinate a mutare e le prospettive civiche, nell’asse nascente, potrebbero venir meno per un approdo finale partitico ed accentuato a destra. Senza centro. 

Saranno mesi incandescenti, oltre che per le calde temperature estive (quest’anno, non me ne vogliano gli amici lettori, per fortuna in ritardo), che per la campagna elettorale incombente con tutte le trattative e le indiscrezioni che si rincorreranno. Sarà un inedito estivo per tutti e, scherzandoci su, verrebbe da dire: si salvi chi può!

anto.penta

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