Donato Pentassuglia: «Il rilancio della Vitivinicoltura in Valle d’Itria è legge»

AGRICOLTURA

Approvata la legge regionale per consentire alla Valle d’Itria di tornare ad impiantare i vitigni autoctoni…

 

Dal Consiglio Regionale della Puglia giunge una notizia estremamente importante per il comparto vitivinicolo in Valle d’Itria. Come riportato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP), lo scorso 29 dicembre è stata approvata la legge regionale avente come oggetto le “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023 e Bilancio Pluriennale 2023-2025 della Regione”.

In particolar modo nella legge promulgata troviamo l’art. 45: Rilancio della Vitivinicoltura in Valle d’Itria”.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’ass. regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia: «Si tratta di un progetto triennale, preparato con i Centri di Ricerca e le Università (oltre ai centri di enologia), per consentire alla Valle d’Itria di tornare ad impiantare i vitigni autoctoni. Le opportunità che stanno avendo – evidenzia l’ass. Pentassuglia -, quindi di rilancio, i vini bianchi e rosati sono importantissime». Soprattutto con riferimento alla spumantizzazione dei vitigni locali. «Un trend in ascesa – prosegue l’ass. regionale all’Agricoltura -, dando la possibilità di tutele e valorizzazione ai vitigni autoctoni. Partiamo da qui. È un progetto triennale già approvato, pubblicato sul Burp e finanziato. Il prossimo triennio – conclude – ci sarà questa grande opportunità».

Fra le parti salienti dell’articolo, il comma 1 così recita: “Al fine di promuovere la rigenerazione del territorio e la riconversione culturale della Valle d’Itria, rilanciandone la vocazionalità vitivinicola sopratutto nel comparto dei “bianchi”, anche in riferimento alla recente classificazione in zona infetta da Xylella fastidiosa ed ai rischi legati al golabal warming, è realizzato il progetto pilota ‘Zonazione viticola e sviluppo di strumenti per la sostenibilità, la valorizzazione delle risorse territoriali e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico nel territorio della Valle d’Itria’. Il progetto, attraverso un approccio partecipativo, mira al raggiungimento di numerosi risultati innovativi: la prima mesozonazione viticola di un territorio regionale secondo le procedure ufficiali OIV, un’infrastruttura capillare di ricerca con campi sperimentali nelle aziende agricole; la valorizzazione di germoplasma autoctono, l’avvio di un programma per la costituzione di varietà resistenti/tolleranti da vitigni locali; lo sviluppo di strumenti di promozione e comunicazione per favorire la conoscenza dei prodotti, l’enoturismo per attrarre nuovi investimenti”.

La dotazione finanziaria di 350 mila euro è prevista per ciascuno degli esercizi finanziari del 2023, 2024 e 2025.

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