Edilizia, l’allarme dei tecnici del settore: «Pratiche bloccate, manca una procedura certa»

IL CASO

Locorotondo. Un gruppo di professionisti esprime le proprie preoccupazioni su ritardi e dinieghi degli Uffici Comunali

 

di Antonello Pentassuglia

e Orazio Perillo

 

C’è un tema che preoccupa la comunità di Locorotondo ed in particolar modo i tanti professionisti coinvolti nel settore dell’edilizia, fra cui geometri, ingegneri, architetti e tecnici, oltre ai privati che commissionano lavori per i rispettivi immobili: stiamo parlando del ritardo delle pratiche edilizie. A farcelo presente proprio alcuni professionisti del settore che hanno voluto esternare pubblicamente la loro posizione attraverso il nostro giornale: «La situazione – spiegano – è ormai arrivata al paradosso, con pratiche bloccate da mesi e altre per cui non abbiamo risposta. Nel nostro Comune non vi è una procedura certa, come invece disciplinato dalla legge 241/1990, ed, in molteplici casi, non vi è nemmeno la nomina di un tecnico istruttore responsabile del procedimento» – aggiungono gli stessi professionisti, che hanno formato un gruppo coeso di tecnici del settore costituitosi proprio per valutare il da farsi sui ritardi accumulati dagli Uffici Comunali.

Come evidenziato in varie occasioni, la macchina amministrativa del nostro Comune deve fare i conti con un sottodimensionamento dell’organico ormai di lunga data. Ma, stando a quanto comunicatoci dagli stessi tecnici che si son visti respingere nell’ultimo periodo non poche pratiche, a rallentare l’espletamento delle stesse ci sarebbe anche un problema relativo alla Commissione Locale per il Paesaggio, organo rinnovato nel febbraio 2022. Il leitmotiv di questo andazzo sarebbe legato sia alla differente visione ed interpretazione dell’attuale Commissione rispetto alle precedenti, ma anche all’importante mole di pratiche pervenute all’Ufficio Urbanistica, bypassate alla stessa Commissione senza una giusta e perentoria pre-istruttoria.

Sul punto i professionisti si chiedono il motivo per cui pratiche paesaggistiche che prima venivano evase, oggi vengono inspiegabilmente respinte senza un motivato e dettagliato diniego, come previsto dalla normativa di riferimento: «Ci chiediamo cosa sia cambiato in quest’ultimo anno e come sia possibile che, nonostante per alcune sia applicabile la dichiarazione di esenzione come da D.P.R. 31/2017, puntualmente finiscano al vaglio della Commissione Locale per il Paesaggio, che quasi sempre esprime un parere negativo – fanno sapere –. Stessa sorte per le richieste soggette a Procedimento Paesaggistico Semplificato che potrebbero essere evase direttamente dall’ufficio competente»affermano i tecnici, che ricordano come il Piano Paesaggistico attualmente in vigore è lo stesso approvato nel 2016.

Una situazione che sta esasperando non solo i professionisti interessati, a cui vengono date risposte incerte e che allungano i tempi perfino su piccole opere edilizie, ma anche i proprietari degli immobili oggetto degli interventi, con questi ultimi che stanno pensando di adire le vie legali: «Non tutti i nostri clienti hanno la possibilità di risolvere la questione per via giudiziaria, come è stato consigliato loro – aggiungono i professionisti –. Alcuni, stanchi delle mancate risposte, stanno valutando di chiamare in giudizio addirittura noi, per questioni su cui siamo impossibilitati ad intervenire». In merito all’interlocuzione con il Comune, il gruppo di professionisti parla di una sorta di incomunicabilità registrata: «A parte l’interlocuzione con qualche singolo componente, abbiamo trovato di fronte un muro di gomma che ha respinto più volte le nostre richieste di interazione con gli organi preposti».

Un tema, quello delle pratiche edilizie, finito anche in Consiglio Comunale, con un’interpellanza presentata dal gruppo Innova lo scorso 30 novembre. L’Ass. all’Urbanistica Rossella Piccoli, nell’occasione, aveva reso noto che l’obiettivo per il 2023 è quello di dare una risposta ai professionisti entro 10 giorni dalla registrazione della pratica. Ed infatti è di qualche mese fa la nomina da parte del Responsabile di Settore di un’ulteriore professionista a supporto dell’attività della Commissione Locale per il Paesaggio. Il problema, però, sembra non solo di natura organizzativa ma anche di comunicazione fra gli uffici: il rischio è che questa sfilza di pratiche respinte, che saranno ripresentate nei prossimi mesi, possa ingolfare ancor di più l’intero Ufficio. Una situazione, questa, che porterebbe a penalizzare le stesse casse dell’Ente, per via del mancato introito derivante dagli oneri di urbanizzazione.

Seguiremo da vicino nei prossimi mesi l’evolversi della situazione con l’auspicio che ci possano essere novità positive in tal senso: se da una parte va riconosciuto l’importante ruolo della Commissione Locale per il Paesaggio nella salvaguardia del territorio, dall’altra non si può che riconoscere come l’edilizia sia uno dei settori trainanti dell’economia locorotondese, per il numero di aziende che vi operano ed il suo indotto.

[Foto d’archivio di Anna da Pixabay]

[Articolo pubblicato sulla rivista Agorà, numero Gennaio 2023]

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