Paolo Giacovelli: «Pronti per l’affidamento del polo educativo»

L’INTERVISTA

Locorotondo. Intervista all’Assessore comunale alle Politiche Sociali e Giovanili

 

di Orazio Perillo

 

Assessore Giacovelli, l’Amministrazione Comunale ha avviato qualche mese fa una fase di coprogettazione per la creazione di un polo educativo presso la struttura nel plesso Cinquenoci, inizialmente destinata ad asilo nido comunale. A che punto siamo?

«Posso annunciare che il bando è pronto e che siamo nel pieno della coprogettazione. Inoltre, comunico che siamo già pronti anche per l’affidamento del polo educativo, che comprende l’asilo nido».

A breve saranno ultimati i lavori all’ex caserma dei carabinieri di via Martina. Che destinazione avrà questa struttura?

«Come da relazione presentata per la partecipazione al bando, sarà allestito un centro diurno rivolto a minori (4-18 anni) italiani e stranieri residenti nel nostro comune che presentano anche disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. La missione è quella di fornire non soltanto un servizio riabilitativo ed educativo a tutti questi ragazzi, ma anche di fare da supporto ed orientamento alle loro famiglie. Questo perché nel territorio comunale manca una struttura che raggruppi una rete coordinata. Approfitto per ringraziare la consigliera Mariangela Convertini che sta portando avanti questo progetto dal 2017».

Rimanendo in tema di strutture comunali, qualche mese fa il sindaco Bufano aveva dichiarato l’intenzione di destinare l’immobile di c.da Difesa (ex punto vaccinale) a centro di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Ci sono novità?

«No, ancora nessuna novità. Purtroppo lungaggini burocratiche non ci consentono di stabilire il tutto in tempi certi. Considerato che è intenzione dell’Amministrazione riaprire quanto prima la struttura, si procederà nel più breve tempo possibile a redigere idoneo avviso pubblico per la concessione/gestione della stessa».

La pandemia ha amplificato le situazioni di sofferenza economico-sociale di molte famiglie. Come e se sono cambiati i bisogni socio-assistenziali in questi anni?

«I bisogni non sono cambiati in maniera significativa. Posso affermare che non abbiamo registrato un aumento di richieste di intervento per situazioni di eccessiva difficoltà economica. La problematica che invece è andata sempre più a incrementarsi è stata quella della mancanza di lavoro precario e non, circostanza non strettamente legata alla pandemia ma più alla crisi strutturale dell’economia. Per questo l’assessorato ha previsto un apposito capitolo di bilancio per l’integrazione socio lavorativa attraverso il quale si intende promuovere il lavoro e la dignità del lavoro attraverso le cooperative».

Per raggiungere tale obiettivo che ruolo svolgono i Progetti Utili alla Collettività?

«Sono importanti. Per i percettori di Reddito di Cittadinanza continuano ad essere previsti questi Progetti Utili alla Collettività (PUC) che proseguono assieme al Servizio Civico. Sono in molti oggi ad essere impegnati tra le mense delle scuole, al centro anziani, presso gli uffici comunali, nell’ambito della sorveglianza ai parchi pubblici, come supporto agli operai comunali o per le pulizie degli immobili del comune. Non mancano, poi, situazioni complesse e di emergenza che vengono risolte con la collaborazione delle associazioni caritatevoli come la Caritas e la Parrocchia».

Parlando proprio di associazioni, quanto sono importanti le realtà associative del terzo settore presenti nella nostra città per garantire un’adeguata rete di protezione?

«Sono fondamentali perché garantiscono la prossimità al bisogno. È la comunità che diventa protagonista nell’accoglienza dei bisogni. Per esempio, grazie all’associazione Il Tre Ruote Ebbro che ha partecipato e vinto il bando Puglia Capitale Sociale 3.0 con un progetto di cui il nostro comune è partner, potremmo andare a soddisfare nuove emergenze facendo rete».

Con l’Ambito Territoriale Sociale di Zona è stato attivato lo “Sportello Famiglie” presso il Centro Servizi di c.da Ventura. Di cosa si tratta?

«È un nuovo potenziamento istituito presso il nostro centro attivo ormai da anni. Lo Sportello è importante per chi vuole liberamente, senza passare attraverso i servizi, rivolgersi al centro. È un plus che il nostro comune ha attivato. Le attività svolte dallo Sportello riguardano la mediazione, l’ascolto, l’accoglienza, l’orientamento, il supporto alla genitorialità, sociale, psicologico e pedagogico. È rivolto ai nuclei familiari del territorio e mira ad offrire una serie di servizi da parte di esperti, psicologi, pedagogisti, mediatrici familiari, educatrici/ri e assistenti sociali».

In quali giorni e orari è operativo lo Sportello?

«Al servizio si accede nella giornata del mercoledì dalle 16 alle 18 presso la sede del Centro Servizi per le Famiglie in Contrada Ventura n. 61 oppure chiamando il numero380/6484273. Ricordo che il servizio è organizzato in collaborazione con l’Ati Cooperativa Medihospes – Itaca, ente gestore del Centro servizi per le famiglie/mediazione familiare nell’Ambito di Putignano di cui noi facciamo parte».

L’Amministrazione si è fatta promotrice di un percorso formativo sul tema dell’autismo destinato a varie categorie. Qual è l’obiettivo?

«Il percorso è partito da un tavolo tecnico avviato l’anno scorso e, attraverso dei corsi, ha visto coinvolti nella formazione sul tema operatori delle Forze dell’Ordine, vigili urbani, funzionari della Pubblica Amministrazione, operatori di Protezione Civile, metronotte, educatori che lavorano con minori e titolari di strutture ricettive e ristoranti. Dall’autismo non si guarisce ma sono convinto che possiamo aumentare la nostra consapevolezza nei confronti di chi è affetto da questa sindrome».

Chi sta collaborando in questo progetto?

«Ci stiamo avvalendo della collaborazione delle magnifiche dottoresse Paola Annese e Antonella Pinto. Con loro e assieme a tutto il mio staff stiamo organizzando incontri, seminari, mantenendo sempre viva l’attenzione. Non vogliamo lasciare sole quelle famiglie, quei bambini e quegli adulti che con l’autismo ci convivono quotidianamente. Colgo l’occasione per ringraziare Anna Caroli per il sostegno e la sua voglia di cambiare per davvero le cose».

In conclusione Assessore, lei è stato fra i promotori del Carnevale 2023, un’edizione che ha segnato il ritorno dei festeggiamenti in grande stile…

«Quel che resta dopo ogni nostro carnevale è la felicità vera e condivisa.  Il nostro non è un carnevale da sfilata, da ‘prima pagina’, il nostro è un carnevale autentico, costruito giorno dopo giorno da un gruppo di associazioni che amano il proprio paese. Il resto non conta. Educare i nostri ragazzi alla felicità è l’unica cosa che conta e questo me lo hanno insegnato molte persone e associazioni che hanno collaborato».

Chi sente di ringraziare?

«Un ringraziamento lo rivolgo all’Assessore Ermelinda Prete, al Presidente dell’Associazione “U’ Carnvel di LocorotondoAlfredo Neglia, ai carristi Francesco Baccaro, Pasquale Piccoli, Antonio Palmisano e Damiano Loreto. Ma un plauso va a tutte le associazioni coinvolte, l’Azione Cattolica, l’Isola delle Piccole Stelle, il Gruppo Folk, Mancini e d’Intorni, Arte Danza, l’Associazione Gemma Galgani. Ringrazio poi i Carabinieri, i vigili urbani, Uomo Duemila, la metronotte. Così come la scuola, le famiglie e i soprattutto i bambini, veri protagonisti di questa festa».

[Intervista pubblicata sulla rivista Agorà, numero Marzo 2023]

 

Agorà Blog

Blog e mensile cartaceo dei trulli e delle cummerse di Locorotondo. Ci occupiamo di attualità, politica, società e tanto altro...