PD Locorotondo: «17 marzo, buon compleanno Italia!»
POLITICA
La sezione dem: «Festeggiamo oggi l’unità del nostro Paese, minata da politiche scellerate quali quelle che vogliono un’Autonomia Differenziata»
Pubblichiamo integralmente la nota pervenuta in redazione dalla segretaria del Partito Democratico di Locorotondo, Miriam Martini. Di seguito.
Il 17 marzo 1861 nasce il Regno d’Italia.
Un traguardo difficile da raggiungere, poiché il Risorgimento non è stato un movimento politico coeso, ma piuttosto un coacervo di progetti politici diversi, e spesso in conflitto fra loro: repubblicani e monarchici, democratici e liberal-moderati, federalisti e centralisti.
Ma è bene ricordare anche che il Risorgimento è stato un movimento perlopiù giovanile, poiché il suo carattere prevalentemente militare rese protagonisti di quest’evento i tanti giovani militari impegnati nella faticosa lotta per l’unificazione nazionale, pur non comprendendone fino in fondo il senso.
Ad ogni modo, gli esiti dell’unificazione italiana ebbero importanti implicazioni non solo nello stivale, ma in tutta Europa: in primo luogo fu determinante, insieme alla più o meno contemporanea unificazione tedesca, per respingere l’impero asburgico che, costretto ad espandersi in direzione della penisola balcanica, gettò le basi per quella tensione con la Serbia che avrebbe condotto nel 1914 allo scoppio della Prima guerra mondiale; in secondo luogo, fu di esempio per altri nazionalismi europei, nella stessa Serbia e in Galizia fra tutti.
Se è vero dunque che la Storia è Maestra, oggi – nel celebrare la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera – possiamo incassare alcune importanti lezioni.
La prima riguarda il bisogno di una visione di Paese, che ci consenta di mettere da parte personalismi e diversità per farci promotori di quei valori di Unità nazionale, Democrazia e Libertà sanciti dalla Costituzione.
La seconda è che abbiamo bisogno di consapevolizzare le giovani generazioni e renderle protagoniste in un’Italia e in un’Europa che affrontano oggi sfide importanti e non più rinviabili.
La terza è che conservare il senso di appartenenza alla tanto duramente conquistata unità nazionale, non deve distoglierci dal considerare che la nostra Identità trova legittimazione solo nel riconoscere l’Identità altrui, nell’accoglierla e nel considerarla come una ricchezza.
Con questo spirito festeggiamo oggi l’unità del nostro Paese, minata da politiche scellerate quali quelle che vogliono un’Autonomia Differenziata che, ai sensi dell’Articolo 116, comma 3 della Costituzione, vorrebbe introdurre forme e condizioni particolari di autonomia per le Regioni a statuto ordinario, in settori quali – ad esempio – l’organizzazione della giustizia di pace, l’istruzione e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, con i gravissimi rischi per i diritti delle persone, per l’unità della Repubblica e per lo stesso esercizio democratico, dato l’esautoramento del Parlamento e la distorsione dei principi costituzionali. Una proposta inaccettabile che, come ha dichiarato la nostra Segretaria Elly Shlein, «affonda le sue radici nel progetto secessionista della Lega» e che «va rigettata con forza, perché non corrisponde agli interessi del Paese». Ma di questo torneremo a parlare in modo approfondito in un incontro che il Partito Democratico di Locorotondo organizzerà prossimamente.
“Noi siamo da secoli / Calpesti, derisi, / Perché non siam popolo, / Perché siam divisi. / Raccolgaci un’unica / Bandiera, una speme: / Di fonderci insieme / Già l’ora suonò”. Così, chiudiamo con le parole del giovane Mameli, che in questo passaggio meno noto del nostro Inno nazionale, cita la speranza di potersi riconoscere sotto un’unica bandiera, poiché divisi siamo più deboli.
Viva l’Italia!
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